ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

La piazza dell’acqua. Una “diga“ al Tribunale

A due passi dal Lambro, servirà a proteggere il centro dalle esondazioni. Al Parco invece saranno installate sette nuove centraline meteo.

La piazza dell’acqua. Una “diga“ al Tribunale

L’assessora Arianna Bettin

Più attenzione all’acqua e al verde, e a tutti quei fenomeni climatici e ambientali che chiamano in causa, a volte con conseguenze nefaste, queste due essenziali risorse naturali. Sono le finalità del bando “Monza&Co– Green and Blue transition“, progettato e finanziato insieme a Fondazione Cariplo (per 1,6 milioni di euro), e giunto ad approvazione ieri in Consiglio comunale.

Tra le diverse azioni previste, colpiscono alcuni interventi innovativi come l’utilizzo di due pozzi di prima falda per il lavaggio delle strade cittadine (a Libertà e in via della Birona, nel quartiere Cazzaniga), e la creazione di una piazza dell’acqua in piazza Garibaldi. Ci sarà poi un serio lavoro di monitoraggio dei rischi legati all’ambiente e al clima in città – con una mappatura di tutto il territorio cittadino che segnalerà le zone più a rischio di fenomeni climatico-ambientali pericolosi –, e l’installazione di 7 nuove centraline meteo nel Parco di Monza (per l’esattezza 5 nell’area del Parco in gestione a Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, 1 in Autodromo, e 1 al Golf club), che si aggiungeranno alle 2 già in funzione (una in Cascina Fontana, e l’altra nell’area sud). La realizzazione di una piazza dell’acqua in piazza Garibaldi è una soluzione che servirà a raccogliere la pioggia evitando che si creino dispersioni d’acqua che confluiscano nel vicino Lambro (già a rischio esondazioni), o che allaghino l’area urbana. È un progetto a cui sta lavorando BrianzAcque - come per i due pozzi d’acqua di prima falda - che si ispira alle innovazioni urbanistiche in corso di realizzazione in città all’avanguardia nel campo, come Rotterdam, Copenaghen, Singapore, New Orleans. Le piazze d’acqua vengono posizionate in punti strategici delle città e hanno una multifunzione. In caso di forti piogge e inondazioni si trasformano in bacini che raccolgono l’acqua, alleggerendo il sistema fognario e dando la possibilità di riutilizzare l’acqua raccolta in caso di siccità o stress idrico. Oltre agli interventi sul tessuto urbano, sono da sottolineare per importanza anche quelli previsti al Parco.

"Le nuove centraline nel Parco saranno fondamentali per segnalarci con precisione i diversi effetti ambientali dei fenomeni climatici sul nostro complesso monumentale e naturalistico – afferma l’assessora alla Transizione climatica, Parco e Villa Reale Arianna Bettin –, che ci hanno fatto capire, soprattutto dopo i nubifragi del luglio 2023, che da zona a zona i comportamenti sono molto diversi. A nord l’area verde è molto più sensibile. Le centraline ci segnalano tutti i dati climatologici, di temperatura, umidità, precipitazioni, intensità dei venti, e una serie di parametri ancora più specifici". Significative al Parco saranno anche le azioni naturalistiche. "Procederemo con il ripristino e la tutela delle aree boscate, e con la creazione di zone umide per la salvaguardia della fauna – conclude Bettin –. Già uno stagno è stato realizzato per la tutela del rospo smeraldino, e diversi altri come questo sono previsti a breve".