di Martino Agostoni
Non sembrano finire mai i problemi per la passerella ciclopedonale di Sant’Albino, un’opera pubblica che era già partita male quando è stata realizzata richiedendo oltre il doppio di tempo e soldi rispetto al previsto, e che ora - dopo neanche 5 anni dall’inaugurazione - rischia di finire peggio, chiusa e inutilizzabile per motivi di sicurezza. E durante l’ultimo Consiglio comunale è stato Simone Villa, l’ex vicesindaco con delega ai Lavori pubblici fino a 7 mesi fa e ora capogruppo della Lega, a sollevare il dubbio sull’agibilità della passerella di via Salvadori che attraversa viale delle Industrie dietro al cimitero e dove da mesi quasi tutti i parapetti protettivi sono danneggiati e mancanti. "Non credo che ci siano più i requisiti di sicurezza per usare la passerella", ha detto Villa ricordando che fino allo scorso maggio negli uffici tecnici comunali era stato predisposto un intervento di manutenzione per risolvere le criticità della struttura. Un intervento appaltato per 370mila euro che sarebbe dovuto essere completato in 250 giorni: ma l’emergere di alcune difformità nel progetto e imprevisti durante il cantiere hanno poi richiesto quasi 2 anni di lavori e circa un milione di euro. "In questi ultimi mesi – ha detto Villa – non c’è stato l’intervento di manutenzione è sempre più allarmate: in almeno una ventina di punti ci sono i parapetti divelti, ci sono aperture sul terrapieno e da 6 mesi sono state messe delle transenne di plastica per tamponare la situazione. Ma ora le condizioni sono irrecuperabili. La passerella è usata da centinaia di persone ogni giorno e c’è in gioco la sicurezza".
"Al momento – la replica dell’assessore ai Lavori pubblici Marco Lamperti – esiste una progettazione di massima e si sta valutando se intervenire, come già immaginato da Villa quando era assessore, con risorse comunali oppure con risorse ricavate a scomputo oneri da qualche altra operazione. Sicuramente però è una situazione in cui si interverrà nelle prossime settimane per riportare in condizione dignitose la passerella".