ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

La partita della vita: "La legge non si dribbla. Possiamo ancora salvarci in corner"

La Nazionale SafetyPlayers ha organizzato a Monza il quadrangolare di calcio per sensibilizzare dipendenti, dirigenti e imprenditori contro le morti bianche.

La partita della vita: "La legge non si dribbla. Possiamo ancora salvarci in corner"

La partita della vita: "La legge non si dribbla. Possiamo ancora salvarci in corner"

Ha vinto la sicurezza sul lavoro. Almeno questa volta. Ha vinto perché se l’è meritato. E, per una volta, l’augurio di tutti è che possa farlo ancora, nel concreto, nella quotidianità. Non solo, simbolicamente, su un campo da calcio. Una manifestazione in cui sono stati segnati diversi gol e che ha colto nel segno, la Coppa del Mondo del Lavoro 2024 svoltasi ieri mattina al centro sportivo Luigi Berlusconi di Monza. Un quadrangolare che ha visto prevalere proprio i SafetyPlayers, che nella finalissima hanno sconfitto la Nazionale Artisti Tv per 7 a 6 ai calci di rigore. A scendere in campo anche la squadra del Consiglio della Regione Lombardia, che si è classificata terza, e la Nazionale Giornalisti Rai, che ha chiuso al quarto posto. "Una grande soddisfazione perché è importante per noi mostrare che la sicurezza sul lavoro è un valore vincente – esulta il segretario generale, Giancarlo Restivo –. Adesso ci godiamo questa Coppa del Mondo del Lavoro che sarà itinerante e la porteremo in giro per mostrare che insieme si può fare bene sostenendo grandi valori. Devo ringraziare tutti i ragazzi della squadra, loro hanno portato a casa strameritatamente questa coppa, le altre squadre, perché in ogni occasione ci sostengono sempre, i nostri sponsor e i nostri partner".

Una intensa e calda mattinata di sensibilizzazione con il patrocinio di tante e prestigiose istituzioni come il Consiglio di Regione Lombardia, Asst Monza e Brianza, il Coni Lombardia, il Comune di Monza, Federformazione. "Siamo in azione da 5 anni e il bilancio è molto positivo – ha spiegato il presidente della Nazionale, Pietro Vassallo –. Abbiamo due rose di giocatori, una al Nord con base tra Milano e la Brianza, e l’altra al Sud, che si allena a Napoli. Abbiamo realizzato molti eventi sportivi e siamo dentro le scuole, le università e le aziende, per portare la cultura della sicurezza sul lavoro. Proprio in questo periodo siamo al lavoro con la Provincia di Monza e Brianza, Inail e Ats per dei progetti nelle scuole brianzole da settembre. Incontri, testimonianze, concorsi creativi. Con l’università di Trieste, invece, ad esempio, premiamo le migliori tesi sul tema per il quale ci battiamo".

Puntare sulla cultura e sull’educazione alla sicurezza, "anche se è un lavoro lungo, ma è l’investimento migliore – ha aggiunto Vassallo –. Da subito, invece, sarebbe importante una qualificazione preliminare delle aziende e delle verifiche sulla loro affidabilità da questo punto di vista: occorrerebbe una sorta di white list, mentre oggi i controlli sono solo repressivi". Tra le fila del Pirellone, con la maglia numero dieci, è sceso anche il presidente del Consiglio, Federico Romani: "Dobbiamo limitare la strage e in Lombardia ce la stiamo mettendo tutta – ha detto, nel prepartita –. Partendo dal tema fondamentale della prevenzione. Siamo all’avanguardia da questo punto di vista e iniziative come quella di oggi lo dimostrano a pieno. Chiaro che da noi il fenomeno è molto serio, visto che siamo in una regione molto industrializzata, ma siamo sempre vicini a chi si occupa di sensibilizzare sul tema della sicurezza e abbiamo istituito un anno fa una apposita Commissione in Regione che sta raccogliendo una serie di dati, che presenteremo prossimamente".

Anche Giorgio Sala, vicario dell’Inail Monza: "Lo sport è fondamentale per il recupero funzionale e relazionale di chi ha subito degli infortuni sul lavoro – ha detto –. Ribadiamo l’importanza di promuovere comportamenti virtuosi a partire dalle scuole". Tutti uniti e nella stessa direzione, insomma, per cercare di mettere in fuorigioco più infortuni e incidenti possibile sui luoghi di lavoro, nella speranza che anche le istituzioni facciano, una volta per tutte, seriamente, la loro, determinante, parte.