CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

La palestra in corsia. Quando lo sport diventa una medicina

Il Centro Maria Letizia Verga promuove la Sport Therapy anche all'estero con il Progetto FORTEe. Ricercatori internazionali valutano l'impatto dello sport nel percorso terapeutico dei bambini oncologici. Evento inclusivo di orienteering nel Parco di Monza coinvolge i bambini ricoverati come guide.

La palestra in corsia. Quando lo sport diventa una medicina

La palestra in corsia. Quando lo sport diventa una medicina

Il Centro Maria Letizia Verga fa scuola di Sport Therapy anche all’estero. Ricercatori e volontari si sono impegnati pure in una sfida di orienteering inclusivo nel Parco di Monza: a guidare il loro percorso i bambini ricoverati nei centri oncologici coinvolti. Cinquanta ricercatori del “Progetto FORTEe“, un progetto multicentrico internazionale di ricerca scientifica, sono riuniti a Monza. Rappresentano le 16 istituzioni di 8 Paesi europei (Spagna, Italia, Germania, Inghilterra, Francia, Romania, Slovenia e Danimarca) che, coordinate dall’Università J. Gutenberg di Mainz, fanno parte del consorzio di ricerca che sta valutando l’impatto dello sport e dell’esercizio di precisione nel percorso terapeutico dei bambini e ragazzi affetti da malattie oncologiche. Obiettivo: dimostrare scientificamente che l’esercizio fisico e lo sport sono una terapia sicura e potenzialmente efficace per contrastare la fatica, mantenere la forza, la capacità aerobica, la coordinazione e l’agilità nei ragazzi, oltre che per contrastare le problematiche legate alla malattia e alle terapie oncologiche. La definizione dei protocolli di valutazione e dei programmi di allenamento sono stati il primo prodotto scientifico del progetto avviato nel 2021. "L’intero gruppo di medici dello sport, scienziati motori e professionisti del Centro Verga ha partecipato al progetto – spiega Francesca Lanfranconi, responsabile della Sport Therapy –. I protocolli sono in uso in 10 centri europei, oltre a Monza e Milano, coinvolgendo più di 300 bambini e adolescenti che diventeranno 450 al termine della sperimentazione".

Proprio in questi giorni il Comitato Maria Letizia Verga, in collaborazione con l’associazione sportiva PuntoNord e la società Livelox, ha organizzato un evento inclusivo. Una gara di orienteering all’interno del Parco di Monza. I bambini ricoverati sono la mente della gara: una mappa interattiva permette loro di guidare sul campo la propria squadra (ricercatori e volontari di PuntoNord) nella ricerca delle lanterne predisposte lungo il percorso. Attraverso l’app Livelox, come in una “mappa del malandrino“ di Harry Potter, i ragazzi possono vedere e dare istruzioni in tempo reale alle proprie “gambe“ che si muovono nei boschi.