CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

La nuova geografia del dolce . Nella via di bar e pasticcerie c’è la boutique di Iginio Massari

Ieri l’apertura in sordina: obiettivo dichiarato entrare nei cuori dei monzesi con il passaparola. Curiosità tra i passanti, interessati comunque al prezzo. E già si pensa al panettone.

La nuova geografia del dolce . Nella via di bar e pasticcerie c’è la boutique di Iginio Massari

La nuova geografia del dolce . Nella via di bar e pasticcerie c’è la boutique di Iginio Massari

Arriva a Monza il pop-up store del re della pasticceria IginIo Massari. Lo store nella centralissima via Carlo Alberto ha aperto i battenti ieri, alla chetichella, quasi furtivo, tra gli sguardi curiosi dei passanti. Il contesto minimal della boutique esalta i prodotti della tradizionale pasticceria di origine bresciana.

"Abbiamo voluto arrivare con gradualità – conferma il direttore commerciale Raffaello Pierucci, insieme al gestore Giuseppe Cortini – quasi sottotono per collaudare tutti i meccanismi, affidando al passaparola la divulgazione della notizia della nostra presenza a Monza. Apparentemente sottotono, alla brianzola". I monzesi passano, guardano: "Un pasticcino costerà 15 euro", taglia corto una signora. Qualcuno entra a chiedere se fa anche caffetteria, per una colazione speciale. Invece per il momento niente caffetteria, ma vendita dei prodotti lavorati nella storica sede di Brescia.

"Sì – conferma una signora – quando andiamo a Milano in Duomo, ci fermiamo spesso da Iginio Massari per una coccola con caffè e pasticcini. Sono contenta che abbia aperto anche a Monza". Tutti aspettano il panettone, quello artigianale che si centellina e se ne tiene una fetta per San Biagio, il 3 febbraio, protettore della gola, e non vale acquistarlo il giorno prima.

E proprio il panettone, vero re dei lievitati, è fra le creazioni più celebri di Iginio Massari. È caratterizzato da una complessa lavorazione a quattro lievitazioni, a tempo e temperatura controllati, che ne accrescono la morbidezza, e due impasti, per un totale di 62 ore. All’interno, l’alveolatura racchiude cubetti di arancia candita calabrese e uvetta “Sei Corone“, che accompagnano e arricchiscono i sentori aromatici del burro e della vaniglia. "Il Panettone resta a pieno titolo il prodotto più amato dagli italiani a Natale e il più iconico per la nostra realtà – racconta il maestro Iginio Massari -. La bontà e il fascino di questo prodotto artigianale crescono anno dopo anno, grazie a lievitazioni sempre più tecnologiche e a materie prime d’eccellenza". Quest’anno, tra le novità, c’è il panettone senza canditi, riequilibrato con fave di tonka, più vaniglia, più miele e senza uvetta e le mandorle. Quindi l’innovativo panettone senza lattosio, e quello del 50esimo anniversario, in edizione limitata, con note di caramello e impreziosito da pepite di cioccolato e cubetti di mandarino candito.

E ancora: il panettone al cioccolato e il pandoro tradizionale, alla vaniglia. "Abbiamo scelto Monza – spiega Pierucci – perché qui troviamo una clientela esigente, abituata a scegliere i prodotti di qualità, ben presentati: il buono e il bello".