
Fino a lunedì 30 incontri e performance con 50 pittori e scultori, madonnari, poeti, musicisti e ceramisti. Col maestro di ebanisteria e costruttore di strumenti antichi, anche Lorenzo Monguzzi e Alberto Patrucco. .
“La cultura del fare per il desiderio del bello“. È il titolo dell’evento organizzato da Michele Sangineto, già insegnante di ebanisteria e costruttore di strumenti musicali rinascimentali, che ha raccolto attorno a sè una cinquantina di artisti di tutte le discipline nella sala di Villa Camperio, per un confronto artistico a tutto campo, fra dibattiti e scambi, il racconto di un oggetto da lavoro, una sgorbia, un pennello, uno scalpello...
La mostra-evento è aperta fino a lunedì 30 dicembre, tutti i giorni, dalle 15 alle 19 (per incontri con gli artisti si può telefonare al numero 340 9174356). Ci sono artisti dalle abilità miltiformi. C’è Mariano Bottoli insegnante di educazione artistica, pittore e madonnaro, Dario Scagliotti, laccatore che lavora gli smalti, Gabriele Di Nallo, accordatore di pianoforti monzese, polistrumentista e scrittore di poesie che ha tradotto in rima la Divina Commedia e poi tutta la famiglia Porchi: Domenico, costruttore di oggettistica, il figlio Leonardo, videomaker, la figlia Melina, scultrice, e la moglie che si occupa di pittura.
E poi c’è Lorenzo Monguzzi, il frontman de “I mercanti di liquore“: canta le sue storie con la chitarra e ha trascinato in quest’avventura villasantese il suo amico Alberto Patrucco, comico di Zelig e teatrante che ben si abbina con Gianandrea Villa, animatore delle scuole dell’infanzia che propone giochi e filastrocche ai bambini.
"Questo evento è un momento sinergico – commenta Michele Sangineto – un’occasione di condivisione e compenetrazione delle diverse culture artistiche, in una sintesi completa, fatta di frammenti: un frammento per ogni artista che si fonde con altri frammenti, per comporre un quadro che rappresenta l’aspetto eterogeneo e l’universalità dell’arte". Gli incontri tra artisti sono intersezioni d’anima che durano una vita.
E così il maestro Sangineto ha tenuto i contatti e coinvolto Daniele Di Liddo, suo ex studente dell’Isa (l’istituto d’arte della Villa Reale, riconvertito in liceo artistico Nanni Valentini) che oggi fa il grafico e creator di professione. Tutto gli fiorisce in mano: poche scatole di pelati che finirebbero nella raccolta differenziata diventano un’opera che dialoga con l’arte e con la poesia di Alessandro Villa e di Antonetta Carrabs (presidente della Casa della Poesia di Monza); mentre Umberto Crespi, direttore dell’Associazione Gens D’Y, avvicina i visitatori alle danze irlandesi.
"Le sale della Villa Camperio – auspica Sangineto – devono essere inondate di anima, da cui deve trasparire tutto il nostro estro. Dall’incontro delle arti dovremo giungere a un’opera che compendia varie sfaccettature e che esprima la nostra voce artistica corale".