FABIO LUONGO
Cronaca

"La mia pizza da Oscar" Il napoletano di Lissone è campione del mondo

Raffaele Di Stasio ha sbaragliato la concorrenza di 700 colleghi da 52 Paesi "La “Fritta contemporanea“ è una versione gourmet che ora voglio brevettare".

"La mia pizza da Oscar" Il napoletano di Lissone è campione del mondo

di Fabio Luongo

Ha sbaragliato tutti con la sua “Fritta contemporanea“ e si è arrampicato fino al vertice di re mondiale della pizza. Il lissonese Raffaele Di Stasio ha trionfato al World Pizza Championship, il campionato del mondo dei pizzaioli andato in scena a Parma, da trent’anni la manifestazione più importante del settore, che ha visto confrontarsi in gara più di 700 partecipanti di 52 Paesi. Il 32enne napoletano di origine e brianzolo d’adozione, che in città e a Bovisio è titolare di due locali a marchio Verace Assaje, ha vinto nella categoria più complessa, quella della pizza a due, in coppia con Cristian Tolu. La creazione gourmet del pizzaiolo di Lissone ha colpito e convinto i giudici.

"Sono 3 anni che sto dominando nel mondo della pizza – dice entusiasta Di Stasio –: prima ho vinto il Pizza Talent Show, poi Master Pizza Champion, lo scorso anno sono arrivato al secondo posto al Mondiale nella categoria pizza in pala e quest’anno sono arrivato primo, nella categoria più difficile". Il pizzaiolo lissonese si è cimentato in quella che è la prova più impegnativa della competizione. "Lì ci sono anche giudici del Gambero Rosso – spiega –: la pizza a due è, per così dire, la pizza gourmet. Ho portato in gara la “Fritta contemporanea“, una mia creazione. È una pizza fritta croccante gourmet, che ha la parte esterna fragrante come il prodotto fritto e che però resta friabile anche all’interno, senza diventare morbida o oleosa come di solito capita in questi casi". La ricetta è originale e particolare. "Nell’impasto – racconta – c’è una percentuale di farina di riso Artemide. Ho preparato la pizza con spinacino di campo in cartoccio, lardo di Colonnata, capasanta scottata con il brandy e una maionese fatta con il corallo della capasanta e il lime. Poi ho unito una sbriciolata di pane croccante al caffè, ottenuta prendendo del pane raffermo, inzuppandolo nel caffè e cuocendolo a 170 gradi". "I giudici sono impazziti per il prodotto, ci hanno detto che un impasto così buono non lo avevano mai assaggiato – il vanto di Di Stasio –. È stata una grande soddisfazione: il risultato è stato il frutto di mesi di preparazione, ho fatto tantissime prove per trovare le giuste percentuali di farine".

"Per me è stata come la notte degli Oscar: oggi molte aziende creano campionati di pizza, ma quello di Parma è il vero Mondiale – continua –. È stato troppo bello quando, finito di gareggiare, in tanti colleghi ci hanno fatto i complimenti. Io nel mio lavoro studio molto, approfondisco le tecniche, le lievitazioni, le fermentazioni, i batteri, le tipologie di farine: quando diventi bravo in qualcosa in cui hai messo impegno e sacrifici è una soddisfazione enorme, è bellissimo". Nella gara della pizza a due Di Stasio è stato affiancato da Cristian Tolu, "un caro collega e amico: abbiamo lo stesso carattere, puntigliosi entrambi". Ma il lissonese a Parma ha fatto l’en-plein, conquistando il primo posto del podio pure nella categoria a squadre. "Grazie al punteggio preso con Cristian, quasi il massimo, e grazie ai punti ottenuti dagli altri ragazzi del nostro team siamo stati incoronati World Pizza Team, ossia la squadra migliore al mondo". E visto che squadra che vince non si cambia, "punto a rifare il Mondiale anche l’anno prossimo con lo stesso team. Intanto vorrei mettere il brevetto sulla Fritta contemporanea, perché è una mia creazione, un mio prototipo, per così dire".