La mappa della salvezza I rifugi si mettono in rete

I centri di aiuto “aprono“ online per facilitare assistenza e prevenzione

La mappa della salvezza  I rifugi si mettono in rete

La mappa della salvezza I rifugi si mettono in rete

C’è anche Vimercate fra i 17 consultori privati e accreditati in Brianza e nell’hinterland che hanno unito le forze per combattere la violenza sulle donne e sui bambini. Perché dove c’è una mamma maltrattata, c’è un figlio che assiste alla botte. Ora, la mappa dei servizi a loro disposizione per venirne fuori è online e un geolocalizzatore facilita accesso, assistenza e prevenzione. Fra gli sportelli della nuova rete Raise, quelli della Fondazione Centro per la famiglia “cardinale Martini“ che in città ha una sede e altre a Trezzo, Cernusco, Melzo e Peschiera. Ma ci sono anche quelli della Fondazione Guzzetti, della Fondazione Fare Famiglia e del Centro per la Famiglia. L’obiettivo è far emergere il sommerso.

"Con la piattaforma vogliamo favorire la richiesta d’aiuto delle donne maltrattate e dei piccoli che potranno contare su spazi pronti ad accoglierli e su personale qualificato", dice Luciano Colleoni, direttore generale della Fondazione Martini. A breve, l’argine social sarà rafforzato da una pagina Instagram, che si rivolgerà soprattutto agli adolescenti con uno slang adatto alla fascia d’età "per aprire uno spazio di ascolto e di confronto fino all’eventuale presa in carico". Il personale è stato formato grazie al contributo di Fondazione di Comunità Milano e di Associazione per Milano, nella task-force ci sono psicologi, psicoterapeuti, ginecologi, ostetriche e avvocati per offrire supporto da tutti i punti di vista.

Una base c’era già, oggi i consultori federati sono collegati nel network Felceaf (Federazione lombarda dei Centri di assistenza alla famiglia) e negli ultimi tre anni hanno accolto 196 donne e 53 ragazzi che hanno convissuto con il problema. In parallelo il network andrà anche in mezzo alla gente, giocando d’anticipo a scuola, negli oratori e nelle società sportive. Saranno organizzati corsi contro il bullismo, sulla parità di genere e sulla gestione delle emozioni e dei conflitti. Insegnanti, catechisti e allenatori si trasformeranno così in sentinelle capaci di cogliere i primi segnali di malessere o le richieste di aiuto.

Barbara Calderola