FABIO LUONGO
Cronaca

La “macchinina” del tempo. Dal dondolo alle marionette. Così giocavano i nostri nonni

Il Museo civico di Biassono organizza una mostra dedicata ai balocchi del passato. Un viaggio nella memoria e nella storia del costume della Brianza in occasione di Ville Aperte.

La “macchinina” del tempo. Dal dondolo alle marionette. Così giocavano i nostri nonni

La “macchinina” del tempo. Dal dondolo alle marionette. Così giocavano i nostri nonni

I giocattoli di una volta, quelli che usavano i nonni, i bisnonni oppure, in qualche caso, anche i genitori, ma che ancora oggi hanno un fascino unico e che restano il modello di molti giochi moderni. Ecco quindi le bambole coi loro vestitini, i mobiletti e le macchinine per cucire, ma pure gli attrezzi da ricamo, i trenini di legno e il teatrino con le marionette, i carretti e le costruzioni, cavalli a dondolo, automobiline a pedali e il curioso “gioco del prete“. Un viaggio nella memoria e nella storia materiale e del costume della Brianza. È quello che permetterà l’esposizione “Balocchi al Museo - Giocattoli del passato in mostra“, che verrà inaugurata sabato alle 17.30 nei locali del Museo civico Carlo Verri, in via San Martino. A comporla sarà una selezione di vecchi balocchi, giochi semplici o elaborati, per maschi e per femmine, che messi assieme racconteranno la storia dei bambini di ieri, del loro modo di divertirsi e di giocare, tanto diverso ma al fondo non poi così dissimile da quello dei bimbi di oggi. Un percorso nella fantasia e nel tempo passato, che potrà mostrare ai più piccoli nuovi modi di giocare e ricordare ai più grandi il bambino che ancora vive, da qualche parte, dentro di loro.

L’evento viene promosso in concomitanza con la manifestazione Ville Aperte in Brianza, ma la mostra sarà visitabile fino al 27 gennaio. L’esposizione non è però l’unica nuova iniziativa del Museo civico e del Gral, il Gruppo ricerche archeostoriche del Lambro, l’associazione che gestisce la struttura etnografica biassonese. Il museo ha infatti appena pubblicato un libro che racconta gli oltre 300 anni di Villa Verri, oggi sede del Comune ma dalla metà del Settecento dimora di campagna per la nobile famiglia milanese. Il volume al momento è disponibile in versione digitale, liberamente scaricabile dal sito del museo, ma a breve sarà edito anche in forma cartacea. L’opera, intitolata “Le identità perdute della villa dei Verri a Biassono“, curata dal Gral e redatta da Gianfranco Pertot, raccoglie documenti, foto e illustrazioni dai tempi della fondazione dell’edificio fino ai giorni nostri.