STEFANIA TOTARO
Cronaca

La fusione dell’energia. Manca la notifica ai Comuni interessati. L’udienza slitta a giugno

Un’operazione realizzata secondo la Procura al solo fine di favorire la società A2A "con un danno per Aeb non inferiore a 60 milioni di euro".

La fusione dell’energia. Manca la notifica ai Comuni interessati. L’udienza slitta a giugno

La fusione dell’energia. Manca la notifica ai Comuni interessati. L’udienza slitta a giugno

Slitta a giugno, per la mancata notifica ad alcuni Comuni brianzoli che potrebbero chiedere di costituirsi parti civili, l’udienza preliminare al Tribunale di Monza sulla fusione fra Aeb e A2A realizzata secondo la Procura "al solo fine di favorire la società A2A" con un danno complessivo per Aeb "non inferiore a 60 milioni di euro" e con "l’omessa valorizzazione di un premio di maggioranza a favore di Aeb non inferiore a 5,7 milioni".

Per la contestata aggregazione, amministrativamente bocciata fino in Cassazione perché occorreva una gara pubblica per la selezione del socio privato ad opera di un’azienda a controllo pubblico, davanti alla giudice Elena Sechi sono accusati di turbativa d’asta il sindaco di Seregno Alberto Rossi, l’assessore alle partecipate del Comune di Seregno Giuseppe Borgonovo, il segretario generale del Comune di Seregno Alfredo Ricciardi, oltre a Loredana Bracchitta, all’epoca presidente del consiglio di amministrazione di Aeb spa (società a cui è affidata la fornitura e la gestione dei servizi del gas metano, dell’energia elettrica e della raccolta dei rifiuti partecipata per la maggioranza dal Comune di Seregno e per il resto da altri Comuni della Brianza), a Giovanni Valotti, presidente di A2A fino al 2020 e a Pierluigi Troncatti, quale partner di Roland Berger srl. I Comuni di Seregno e Limbiate e il seregnese Tiziano Mariani hanno già depositato l’atto di costituzione di parte civile, mentre i legali dei Comuni di Desio, Varedo e Bovisio Masciago valuteranno se costituirsi per ottenere un risarcimento dei danni. Nella prossima udienza i difensori degli imputati potranno interlocuire sulle richieste di parte civile. "Siamo fiduciosi che verrà presto accertata la correttezza dell’operato della presidente e di tutti i soggetti coinvolti, che hanno agito nell’esclusivo interesse e con indubbio beneficio dei cittadini e degli stessi Comuni soci, con il supporto di advisor e consulenti di riconosciuto e primario standing", commenta il legale di Loredana Bracchitta, l’avvocato Fabrizio Ventimiglia, presente ieri in aula insieme ai codifensori Roberto De Vito e Davide Zaninetta. Le indagini della Guardia di Finanza di Seregno, coordinata dai pm Salvatore Bellomo e Stefania Di Tullio, si riferiscono a fatti che vanno dal 2019 al 2020. Secondo l’accusa gli imputati avrebbero "favorito A2A con un accordo predefinito" per "il mancato ricorso alla prevista procedura pubblica" e "la manipolazione dei dati degli asset di A2A" nonché "la prospettazione di una insostituibilità derivante da scenari di crescita e sviluppo del gruppo Aeb che non si sarebbero conseguiti con altri operatori", prospettiva considerata "artefatta". Il sindaco Alberto Rossi e l’assessore Borgonovo sono accusati di avere "supinamente recepito tutte le indicazioni" fornite dai coindagati, "intese ad escludere la gara pubblica" e, nonostante le varie pronunce giudiziarie, di avere "mantenuto in essere quanto già illegittimamente deliberato".

Rossi è anche accusato di essere intervenuto "su sollecitazione della Bracchitta, presso il Comune di Bovisio, tramite il segretario provinciale del Pd Luigi Ponti, per eliminare dall’ordine del giorno del Consiglio comunale del 28 novembre 2019 qualsiasi riferimento ad una gara pubblica". Ricciardi è invece accusato di avere "avallato la procedura illegittima". Mentre la Bracchitta e Troncatti sono indagati di avere voluto "favorire la Roland Berger srl", una società di consulenza strategica specializzata recentemente anche nel settore energetico, nella scelta dell’advisor industriale, con un incarico ritenuto pilotato.