
La famiglia di muratori riporta all’antico splendore la residenza dei nobili
Era la residenza di campagna eretta nel secolo scorso dalla nobile famiglia dei Ferrario. Decorazioni in cotto esterne e tracce di affreschi in alcune sale interne, una torre merlata e, accanto, la Chiesina del Redentore, l’unica parte rimasta alla Curia. La casa, invece, sei anni fa è stata venduta a un privato per salvarla dal degrado. E ora sta tornando al suo splendore. Grazie a Giuseppe Formicola, muratore di famiglia. "È un evento storico per Meda – registra Rina Del Pero, presidente del circolo culturale XX Settembre –. Un recupero storico che potrebbe stimolare altri privati. Con generosità e dedizione il nostro concittadino ha seguito tutti i dettami della Soprintendenza e sono riapparse le volte della magnifica cantina, i rosoni, le bifore e ogni pezzo di davanzale è stato recuperato.
Anche la vecchia campanella che svettava sul tetto è stata sostituita, per mantenere il simbolo delle note che indicavano che era ora di andare a scuola". Un’impresa privata, certo, ma che restituisce alla città un pezzo della sua storia. Un segno di riconoscenza della famiglia Formicola che qui era stata accolta all’inizio degli anni Sessanta. Prima a Baruccana di Seveso, poi a Meda in via San Giuseppe. Mettono in piedi un’impresa edile. Sono lavoratori instancabili. E quando la Curia mette in vendita Casa Ferrario, che per tanti anni era stata la residenza di diversi sacerdoti, poi profughi vietnamiti prima di essere abbandonata, Giuseppe Formicola decide di farsi avanti. Nel 2018 diventa proprietario a tutti gli effetti e inizia il lungo restauro ormai in dirittura d’arrivo.
Sonia Ronconi