"È fuori pericolo e in reparto, è lucido, questa è la cosa più importante che in questo momento vogliamo far sapere a tutti". La famiglia dell’imprenditore sessantenne, finito in terapia intensiva all’ospedale di Monza dopo essere stato aggredito senza un perché nel garage di casa a colpi di mazza da baseball da un vicino di soli 16 anni, può tirare un sospiro di sollievo dopo la paura di questi giorni.
Lo fa chiedendo a tutti il rispetto della privacy in queste ore concitate e di apprensione.
"Vogliamo tranquillizzare chi lo conosce, gli amici, ma anche i dipendenti e i clienti della nostra attività, perché tornerà attivo dopo le dovute cure", dicono i familiari della vittima.
"È una persona benvoluta da amici, dipendenti e mondo lavorativo. Ed è un triatleta, abituato alle fatiche, oltre che una persona molto determinata. Tutto questo lo aiuterà sicuramente a riprendersi".
Ora resta la difficoltà di comprendere un gesto apparentemente senza un motivo spiegabile. "Siamo tutti in balìa di chiunque – conclude la famiglia, ancora sotto choc per l’accaduto, ma fiduciosa sul futuro –. C’è un problema in più nella nostra società, ed è quello del disagio di sempre più adolescenti che sfocia nella violenza immotivata e gratuita".
"Questa – è l’amara conclusione – è una situazione angosciante per tutti, perché quello che è successo a noi può accadere a chiunque".