
Monza, 2 giugno 2023 – È un crocevia di studenti, professionisti, operai e muratori dei cantieri il Mody’s Bar, in via Bertacchi 6 a Monza, punto di riferimento nella città che cambia.
Ombretta Bai, titolare dal 2015, alza la saracinesca al mattino alle 6 per accogliere i primi operai che arrivano per una colazione veloce, prima dell’apertura dei cantieri. Dialetti e lingue esotiche si accavallano in un cicaleccio cosmopolita tra un croissant e un cappuccino che accomunano tutti. Poi fanno capolino gli studenti dei due istituti superiori delle vicinanze, il liceo Porta e l’istituto Mapelli che con i loro variegati indirizzi portano al Mody’s Bar tanti ragazzi di svariata provenienza. Qualcuno ripassa febbrilmente, taciturno, sguardo assorto; qualcun altro condivide con la barista le ansie di verifiche e interrogazioni e scambia due chiacchiere per stemperare le emozioni. A metà mattina è l’orario di pensionati e signore, che si concedono una pausa caffè fra spese e commissioni. Fra loro anche impiegati e professionisti che discutono di lavoro. Tanti sono i clienti fissi, affezionati che sanno di trovare un clima ospitale e accogliente, favorevole al ristoro, alla concentrazione e pianificazione, ma anche alla socialità, scambiando due chiacchiere tra amici.
A mezzogiorno il bar propone anche piatti freddi per chi si ferma in ufficio, vuole aiutarsi per il pranzo con qualcosa di diverso o per studenti e docenti che si preparano ad affrontare lezioni e laboratori del pomeriggio. Il quartiere ospita scuole di ogni ordine e grado e al pomeriggio è la volta delle mamme che portano a fare merenda i più piccoli dall’asilo nido, scuola dell’infanzia, primaria e poi della scuola media, prima di cominciare le attività sportive pomeridiane. Per tutti, soprattutto in primavera, vanno gelati, bibite e caramelle. "Il Covid e la situazione economica hanno cambiato la prospettiva degli utenti e il loro modo di spendere – fa osservare la signora Ombretta –: se prima si prendeva cappuccio e brioche e anche un piatto freddo per il pranzo, oggi molti clienti stanno più attenti, ordinano solo un cappuccino o magari solo un caffè".
Il tardo pomeriggio è l’orario dell’aperitivo e la clientela cambia: entrano i giovani e le compagnie, per chiudere poi attorno alle 20, anche al sabato. Fino a qualche anno Mody’s era aperto alla domenica mattina, anche a Natale, Pasqua e Santo Stefano "poi è diventato troppo faticoso – racconta Ombretta – anche se tenendo aperto, un po’ di gente ci sarebbe. Ultimamente, con l’apertura del bar del Centro civico del Quartiere Libertà, molti si ritrovano anche lì". Ombretta lo ha visto nascere il Mody’s Bar: "Ho cominciato a lavorare nel ‘95 – ricorda – come dipendente del precedente proprietario. Certo negli anni ‘90 il flusso era molto diverso, c’erano molte più compagnie di giovani che entravano in grupponi numerosi. C’erano più soldi in giro, la gente spendeva un po’ più serenamente e quindi anche noi eravamo più incentivati a rimanere aperti alla sera fino alle 23. Oggi è cambiato tutto: utenza più eterogenea, meno soldi da spendere e più paura per il futuro".