La fabbrica che “ripulisce“ il mondo Boldrocchi, i pionieri del green

L’impresa di Biassono ha inventato nel 1914 i primi sistemi di depurazione fumi delle grandi industrie

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di Cristina Bertolini

Produzione di ventilatori, soffiatori e compressori, sistemi per la depurazione dei fumi, soluzioni ambientali per il controllo dell’inquinamento, scambiatori di calore e di raffreddamento, sistemi di turbine a gas con strumentazione per l’abbattimento del rumore sia nel funzionamento sia nel processo di produzione. Sono i settori in cui spazia la produzione del gruppo Boldrocchi che da Biassono ha aperto 11 filiali e uffici vendite in tutto il mondo dal Nord America e Messico a Germania, Francia e India. "Nessuno dei nostri competitor nel mondo copre tutti i settori e tutti i prodotti come noi", l’orgoglio di Giuliamaria Meriggi, direttore esecutivo internazionale. La Boldrocchi è un’eccellenza tra le aziende meccaniche del territorio. E ieri ha ricevuto la visita del numero uno di Assolombarda Alessandro Spadea e del presidente della sede di Monza degli Industriali, Giovanni Caimi. Con i suoi 550 dipendenti l’azienda esporta i suoi prodotti in 140 Paesi e ha un fatturato di oltre 145 milioni di euro.

"Ricerca e sviluppo sono elementi cardine su cui poggiano la crescita e la competitività delle nostre imprese – le parole di Spada –. Boldrocchi è un esempio positivo se consideriamo l’investimento in innovazione e competenze green che scaturiscono anche dalle sinergie con diversi centri di ricerca in tutta Italia, ma soprattutto con il Politecnico di Milano. È un modello di collaborazione che va incentivato per proiettare le nostre aziende nel futuro e dare ancora più slancio al territorio lombardo e brianzolo, traino dell’economia del Paese". Un territorio fatto di imprese che affondano le loro radici in una storia fatta di famiglie coraggiose. Come la Boldrocchi.

"Mio nonno Luigi ha fondato la sua azienda di ventilatori nel 1909 – racconta il presidente Massimo Boldrocchi –. Ha sempre guardato oltre, e già nel 1911 aprì uno stabilimento di 6mila metri quadrati, dapprima a Milano e poi spostando a Biassono la produzione. Nel 1914 quando ancora non esistevano le normative in materia di controllo delle emissioni inquinanti e salvaguardia dell’ambiente, immaginò e iniziò a produrre i primi sistemi di filtrazione e depurazione dei fumi, attorno all’azienda, derivanti appunto dalla produzione industriale". Oggi sono tra i leader del settore, al servizio di grandi acciaierie, impianti di incenerimento e produzione di energia elettrica.