REDAZIONE MONZA BRIANZA

La difesa degli indagati "Agito nel bene della città"

Ma l’ex consigliere che ha denunciato il caso: "Finalmente la legge trionfa"

La difesa degli indagati "Agito nel bene della città"

"Prendo atto che rispetto all’iniziale iscrizione che contemplava il reato di corruzione la Procura abbia autonomamente deciso di escludere la sussistenza di quel reato". Il sindaco Alberto Rossi commenta così l’avviso di conclusione delle indagini relative all’aggregazione industriale tra Aeb e A2A. Cade dunque una delle due ipotesi di reato, ma non sparisce l’amarezza del primo cittadino, che poco ha gradito le scelte della Procura: "Prendo atto che l’avviso di conclusione delle indagini, che non comporta secondo il codice di procedura penale il conseguente esercizio dell’azione penale ma solo la possibilità dell’indagato di confrontarsi con chi ha svolto le indagini, sia stato reso pubblico. Provvederò ad esaminare la copiosa documentazione che ho avuto oggi e nei termini che mi sono concessi valuterò l’utilità di confrontarmi con la Procura". Rossi, nonostante le conclusioni delle indagini non siano a lui favorevoli, ribadisce però l’importanza dell’operazione: "Sono certo di aver agito solo nell’interesse esclusivo della città e sono fiducioso del fatto che questo possa essere riconosciuto. I cittadini mi hanno appena rieletto". Di tutt’altro avviso, naturalmente, le due persone che più si sono battute contro tale scelta, portando la questione in ogni sede. "Dopo che il Consiglio di Stato e la Cassazione hanno giudicato illegittima la “svendita“ di AeB ad A2A – sottolinea Marco Fumagalli, ex consigliere regionale del Movimento 5 Stelle –, ora anche la Procura di Monza evidenzia come ci sia stata turbativa d’asta in relazione alla vicenda. Ma come mai amministrazioni di colore diverso non hanno deliberato la revoca di atti che la Procura ritiene assunti in frode di legge? Mi auguro che i magistrati indaghino a 360 gradi sugli altri Comuni che hanno aderito per obbedienza di partito". Tiziano Mariani, l’ex consigliere comunale di Seregno che aveva fatto più esposti contro l’aggregazione industriale e aveva condotto una dura battaglia anche in sede di giustizia amministrativa oltre ad aver inoltrato tutti gli atti alla Corte dei Conti, è davvero lapidario nel suo commento: "L’esito delle indagini sono per me una grande vittoria. Finalmente la legge trionfa e non si gira dall’altra parte".

Gualfrido Galimberti