BARBARA CALDEROLA
Cronaca

La corsa solitaria nel Vimercatese. Fuga dalle poltrone in tre Comuni. Un solo candidato contro il quorum

A Roncello, Correzzana e Aicurzio primi cittadini uscenti senza avversari, ma dovranno raggiungere il 40% . Sotto tale percentuale arriverà il commissario. "La gente si è accorta che fare il sindaco non è tagliare nastri".

La corsa solitaria nel Vimercatese. Fuga dalle poltrone in tre Comuni. Un solo candidato contro il quorum

La corsa solitaria nel Vimercatese. Fuga dalle poltrone in tre Comuni. Un solo candidato contro il quorum

Lotta all’astensionismo, per tre comuni del Vimercatese lo scopo alle comunali dell’8 e 9 giugno è questo: non battere l’avversario, che non c’è, ma la disaffezione al voto, altrimenti si rischia l’arrivo del commissario. A Roncello, Correzzana e Aicurzio i sindaci uscenti corrono in solitaria. Nei primi due centri brianzoli è la prima volta che succede, ad Aicurzio, invece, una riconferma: nel 2019 accadde la stessa cosa.

"È un problema, per noi la partita è tutta sul quorum, abbassato dalla legge al 40% – dice Cristian Pulici, primo cittadino di Roncello che vuole conquistare il bis – La civica di opposizione ha deciso di non presentarsi, mentre Forza Italia è rientrata nella coalizione che mi sostiene". Il 50enne imprenditore leghista si presenta alla testa di “Roncello impegno e passione Lega Salvini Fratelli d’Italia e Forza Italia“: "Il centrodestra è unito a differenza di 5 anni fa". Come spiega la novità? "C’è chi dice che sia il momento storico, io credo che la gente si sia accorta che fare il sindaco non significa tagliare nastri, ma ci sono responsabilità. Da qui, forse, il passo indietro". Pulici chiederà fiducia agli elettori con un programma in linea con il primo quinquennio: "Attenzione alle manutenzioni, punteremo molto più sul quotidiano raccogliendo la sfida della digitalizzazione per la quale abbiamo conquistato un finanziamento del Pnrr di 120mila euro e poi c’è la rivoluzione green e il progetto della comunità energetica". Con un occhio particolare alle nuove esigenze degli abitanti: "Qui, come altrove è aumentato il numero di chi lavora da casa e per dare risposta a questa realtà servono più servizi. Comprese nuove attività". È deluso di non avere un avversario anche Marco Beretta, 37 anni, impiegato, che guiderà alle urne la storica lista “Uniti per Correzzana“, centrodestra al comando del municipio dal lontano 1999. Anche qui il primo cittadino tenta il bis. "Gli elettori dovranno scegliere fra un amministrazione ordinaria e una che entra nel merito – dice – speravamo di avere una controparte con la quale confrontarci, ma non è andata così". Uno scenario che racconta la fatica e le difficoltà di gestire piccole comunità, dove sindaco, giunta e consiglieri sono factotum. In caso di vittoria Beretta continuerà "col progetto di paese che portiamo avanti da 25 anni, le persone cambiano, non gli obiettivi, la crescita, e la coerenza". Fra le azioni da proseguire "l’efficienza energetica che solo negli ultimi mesi ci ha permesso di incassare 200mila euro", un impegno quotidiano al quale si affiancherà il parco fotovoltaico in via Einaudi realizzato da Edison, 1 Megawatt di potenza, che cederà la corrente al Comune, mentre a scuola andrà avanti il piano Agorà, un auditorium finanziato con fondi regionali (150mila euro) per essere sempre più interattivo. "Abbiamo rastrellato 1,5 milioni di contributi esterni in questi anni – ricorda il sindaco – soldi utilizzati per il restyling del cimitero, per le piste ciclopedonali e altre opere".

È solo a presentarsi, ma per la seconda volta, anche Matteo Raffaele Baraggia, 53 anni, imprenditore, ad Aicurzio, paesino con poco più di 2mila anime. Il centrosinistra aveva già dato forfait cinque anni fa. È già stato primo cittadino nel 2004 e nel 2009, e ora tenta il quarto mandato alla testa di “Per Aicurzio“, a sostenerlo l’intero centrodestra: Fratelli d’Italia, il suo partito, Lega e Forza Italia. Nel programma la linea guida è valorizzare il borgo dal punto di vista energetico e da quello storico, culturale e turistico. Superare la soglia del 40% di elettori (con il 50% dei voti validi) per scongiurare l’intervento della prefettura non dovrebbe essere difficile, ma nessuno qui lo dà per scontato: Pulici nel 2019 fu eletto con un’affluenza del 65,35%, Beretta a Correzzana con una del 73,10% e Baraggia ad Aicurzio con il 68,07%. Ma il quorum alle ultime regionali è stato molto più basso: 32,72% a Roncello, 44,51% a Correzzana e 48,23% ad Aicurzio.