REDAZIONE MONZA BRIANZA

La città si mobilita. Chef ai fornelli per raccogliere fondi

Servono personale e risorse per le nuove emergenze

Sorella Patrizia con gli chef aderenti al progetto lanciato lunedì in municipio, il sindaco Paolo Pilotto e l’assessore Egidio Riva

Sorella Patrizia con gli chef aderenti al progetto lanciato lunedì in municipio, il sindaco Paolo Pilotto e l’assessore Egidio Riva

Dal 1964 al 2024: il Centro Mamma Rita compie 60 anni e in occasione di questo importante traguardo dalla fondazione della struttura condotta dall’ordine delle Minime Oblate del Cuore Immacolato di Maria per l’assistenza ai minori in difficoltà e alle loro madri, gli chef stellati della ristorazione monzese si uniscono.

Un sostegno a questa istituzione e alla necessità di rispondere a bisogni vecchi e nuovi attraverso una proposta benefica diffusa fra i ristoranti della città. L’altra sera si è dato inizio al primo capitolo dell’iniziativa charity a favore del Centro Mamma Rita di Monza: una cena a sedici mani, al ristorante Il Moro dei fratelli Butticè, creata e preparata dagli chef dei ristoranti monzesi che hanno aderito a questo progetto di raccolta fondi che terminerà nel suo culmine la sera del 3 dicembre al ristorante Saint Georges Premier con una cena di gala. Ogni chef ha presentato un piatto che poi replicherà nel proprio ristorante. Chi sceglierà di assaggiarlo, saprà che 2 euro del costo del piatto verranno destinate al Centro Mamma Rita. La somma raccolta sarà consegnata in occasione della cena di gala. Sul menu dei singoli ristoranti il piatto benefico sarà evidenziato con una grafica particolare. Protagonisti della cucina con la loro distintività professionale gli chef e maestri dei ristoranti brianzoli: chef Salvatore e Vincenzo Butticè de Il Moro Ristorante; Fabio Silva del Derby Grill; Lorenzo Sacchi de Il Circolino; Roberto Conti del Saint Georges Premier, Giuseppe Silvestro di Ristorante Silvestro e i maestri Corrado Scaglione di Enosteria Lipen e Adriano del Mastro di Forno del Mastro. "Siamo convinti che il nostro lavoro vada oltre il semplice piacere del palato e che la cucina debba essere un ponte verso la comunità – commentano Vincenzo e Salvatore Butticè, portabandiera del progetto – Ogni anno, insieme ad altri chef di Monza e Brianza, ci impegniamo a organizzare serate a favore di chi è in difficoltà. Per l’edizione di quest’anno abbiamo scelto il centro Mamma Rita, affinché il nostro lavoro, fatto di cuore e di mani possa diventare un grande cuore che batte per il territorio e per coloro che lo rendono speciale".

"Il menu seguirà lo schema classico di una cena placée amuse bouche: antipasto, potage, primo, secondo, pre dessert e dessert". I piatti: barbabietola, rosmarino e scarola (Scaglione); broccolo alla brace, salsa alla diavola e cocco (Silva); zuppa su variazione di pomodoro autunnale (Conti); risotto con parmigiano 36 mesi, melagrana e gamberi di Mazara del Vallo (Silvestro); la cassoeula (Sacchi); minestrone di frutta e ortaggi (Butticè); melanzana, criollo e origano (Butticè); pani e focacce (Del Mastro).

In cucina a coadiuvare gli chef e in sala al servizio dei tavoli, gli studenti dell’Istituto alberghiero monzese Adriano Olivetti guidati dalla preside Renata Cumino: "Come istituzione scolastica che ha nell’inclusione uno dei suoi punti di forza, avremo l’onore di partecipare a questa manifestazione benefica. Ringraziamo gli organizzatori e, con lo stile che ci appartiene, daremo testimonianza del nostro impegno".

Ad accompagnare le portate si susseguirà una selezione di vini offerti dall’Enoteca Meregalli. Il servizio di sala sarà completato dai sommelier professionisti associati alla Fisar Brianza condotti dal delegato Piero Milo e guidati dal motto creato per l’occasione: “Con un calice di vino ridiamo il sorriso a un bambino“.

"Abbiamo raccolto la proposta di Vincenzo Butticè – sottolinea l’assessore al welfare Egidio Riva – perché le risposte ai problemi arrivano dalla comunità e non solo dalle istiituzioni".

C.B.