ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

La città di Napoleone. Dalla Corona ferrea al Parco. Un itinerario turistico sulle orme dell’“uom fatale“

Via libera al finanziamento comunale per la progettazione del percorso storico-turistico ispirato all’influenza dell’imperatore su Monza e alle opere realizzate per sua volontà.

La città di Napoleone. Dalla Corona ferrea al Parco. Un itinerario turistico sulle orme dell’“uom fatale“

La città di Napoleone. Dalla Corona ferrea al Parco. Un itinerario turistico sulle orme dell’“uom fatale“

Era stato annunciato a dicembre, al momento dell’ingresso di Monza nella Federazione europea delle città napoleoniche, adesso ha ottenuto il finanziamento comunale per la sua progettazione (di 2.400 euro) e tra poco sarà pronto. Si tratta dell’itinerario napoleonico monzese, uno speciale percorso turistico dedicato ai luoghi napoleonici di Monza e alla valorizzazione degli aspetti storici e culturali del periodo.

Ad effettuarne gli studi del contesto storico e ad elaborarne la progettazione è il Centro documentazione Residenze reali lombarde (Cdrr), presieduto da Marina Rosa, ex ispettrice della Soprintendenza per la Villa Reale e una delle massime esperte in materia. "L’itinerario sarà un percorso turistico nel senso fisico del termine – chiarisce subito –. Creerà dei percorsi tra gli elementi che hanno avuto importanza nel periodo napoleonico, debitamente segnalati secondo la grafica che uniforma tutte le 50 città che fanno parte della Federazione europea delle città napoleoniche. Il progetto sarà pronto a breve. A quel punto si tratterà solo di trovare le risorse per poterlo attuare, trasformandolo in azioni concrete".

Sui luoghi che ne faranno parte sembrano non esserci dubbi: "Sicuramente partiamo dalla Corona Ferrea, quindi il Duomo, la Villa Reale, che ha una decorazione interna adeguata ai gusti dell’epoca, il Teatrino di corte, i Giardini reali che in epoca napoleonica sono passati dall’essere barocchi all’aspetto che hanno adesso, ed il Parco". Da qui la disamina più approfondita: "Questi luoghi sono tutti significativi perché Monza ha una forte connessione con Napoleone Bonaparte: la Corona ferrea fu usata per la sua incoronazione a Milano, e nel 1805 fu Napoleone a istituire il Parco di Monza, pensato originariamente come tenuta agricola modello e riserva di caccia, e per questo fatto protetto con una cancellata. Con il Regno d’Italia napoleonico – prosegue la studiosa – i giardini degli Asburgo vengono trasformati in giardino paesaggistico in armonia con il Parco, cosa che prima non erano, infine, nel 1807 si costruirono il Teatrino di corte e Villa Mirabellino, regalo di Eugène de Beauharnais, viceré d’Italia per l’impero napoleonico (e figliastro di Napoleone), alla moglie Amalia di Baviera". "L’itinerario monzese – conclude – serve a creare una narrazione urbana sulle tracce di Napoleone e del suo tempo, permettendo ai visitatori di comprendere il legame tra la città, Napoleone ed Eugène de Beauharnais. Noi come Centro studi fin dalla nostra costituzione nel 2008 abbiamo approfondito il tema napoleonico con conferenze, convegni e pubblicazioni. Il 20 giugno saremo ospiti in un convegno a Parigi, dove presenteremo una relazione sulla storia napoleonica monzese".