ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

La città da godere. Monza punta sul turismo lento

Tre infopoint fra stazione, Parco e piazza Trento e luoghi di interesse collegati a piedi o in bici.

La città da godere. Monza punta sul turismo lento

Il progetto di turismo slow del Comune di Monza punta su una serie di luoghi a partire dal Parco

"Per Monza è importante puntare a un turismo di qualità, rispettoso dei luoghi artistici e naturali, che stimoli a una fruizione corretta della città". L’assessore al Turismo Carlo Abbà ha pochi dubbi sul fatto che Monza oggi debba puntare alla qualità dell’offerta turistica, accompagnando i visitatori alla conoscenza di tutto ciò che offre la città.

"Chi viene a Monza deve essere consapevole di avere la possibilità di fare un’esperienza turistica sfaccettata, che tocca arte, cultura, ambiente, sport, shopping – prosegue l’assessore – tutto in un raggio di estensione territoriale contenuto, potenzialmente percorribile anche a piedi, Autodromo escluso, e senza fenomeni di intasamento dei luoghi da visitare". Monza rientra in una fascia media di flussi turistici, ed è una realtà che a differenza della vicina Milano non è interessata da fenomeni di overtourism. "Per noi questo è un fattore positivo – continua Abbà – perché il nostro sistema ricettivo sta riuscendo a reggere bene, e possiamo porci nell’ottica di una crescita che sia comunque sostenibile. Proprio per questo abbiamo pensato di integrare la nostra città nel pass turistico milanese (YesMilano City Pass), grazie a cui sarà possibile prenotare le visite ai musei e ai luoghi culturali di Monza direttamente dall’app, con tariffe agevolate". "Pensiamo per un attimo a un turista che da Milano si sposta su Monza – chiarisce ancora l’assessore –, qui con un unico pass e in un’unica prenotazione ha la possibilità di visitare prima il Museo del Duomo e vedere la Corona Ferrea, poi spostarsi ai Musei Civici, al Museo etnologico e alla Cappella Espiatoria, e poi passare alla vicina Villa Reale con le sue mostre, approdando nella magia del verde del Parco".

Da qui le conclusioni: "Ecco, qui si snoda il senso del turismo che ci piace. Passare da un punto attrattivo all’altro, con calma e comodamente, potendosi godere a pieno i luoghi di maggiore fascino della città, che già oggi al loro interno offrono contenuti di livello, con numerosi eventi e attività". A Monza insomma il turismo sostenibile si configura soprattutto come slow tourism: un viaggio fatto con la dovuta calma, in cui si possono visitare ed esplorare i luoghi che si desiderano senza doversi adattare ai ritmi accelerati del turismo di massa. Proprio per creare un’unitarietà degli itinerari turistici chiara ai visitatori, la giunta sta puntando al recupero degli Infopoint. A fronte di uno che funziona molto bene al Parco (a Porta Monza), si sta cercando di rimettere mano a quello più dimesso di piazza Trento e Trieste (finora non molto frequentato) e alla riqualificazione del terzo Infopoint della stazione, che sarà ristrutturato e riaperto nel corso del 2025.