BARBARA APICELLA
Cronaca

La carica degli Amstaff senza casa. Presi 6 cuccioli, i fratelli attendono

I piccoli salvati dai volontari dell’Enpa e ribattezzati coi nomi dei cantanti del Festival di Sanremo hanno trovato a tempo record una nuova famiglia. Non quelli più “grandi“, considerati impegnativi.

La carica degli Amstaff senza casa. Presi 6 cuccioli, i fratelli attendono

La carica degli Amstaff senza casa. Presi 6 cuccioli, i fratelli attendono

Che avrebbero trovato una casa facilmente (malgrado l’impegno nella gestione) i volontari dell’Enpa non avevano dubbi. Le previsioni sono state azzeccate: Ghali, Geolier, Irama, Angelina, Annalisa, Loredana i sei cuccioli di amstaff recuperati la sera della finale del Festival di Sanremo hanno trovato velocemente una famiglia. I cani erano nati a Brugherio alla fine del 2023 e grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini al Nucleo antimaltrattamento dell’Ente nazionale protezione animali di Monza i volontari, con l’aiuto del servizio veterinario dell’Ats Brianza, ha recuperato la dolcissima famigliola allontanandola da una situazione di malgoverno da parte del proprietario. I cuccioli sono stati trasferiti nel rifugio di via San Damiano, la mamma è stata sterilizzata e il maschio è stato microchippato e restituito al legittimo proprietario. È bastato un post sui social che è diventato subito virale per far scatenare il centralino e l’email dell’Enpa: oltre 300 le richieste di adozione per quei dolcissimi cuccioli ribattezzati coi nomi dei cantanti. E oggi per loro si è trovata una famiglia. Ma dal rifugio gestito dal presidente Giorgio Riva arriva un’ulteriore richiesta di aiuto: trovare una casa ai “fratelli maggiori” di questi bellissimi cuccioli. Non più cuccioli, ma cani magari di un anno (o anche più) che come Ghali, Geolier, Irama, Angelina, Annalisa, Loredana sono impegnativi: per loro non sono arrivate centinaia di richieste di adozioni e l’Enpa monzese sta cercando una sistemazione, "loro sono quei cani di cui quasi mai vengono chieste informazioni, di cui si ha una sorta di timore e che purtroppo riempiono tutti i canili delle nostre zone, purtroppo con pochissime possibilità di trovare una famiglia adeguata - spiegano i volontari - Alcuni sono il risultato di cucciolate casalinghe; altri arrivati da cessioni di proprietà; altri ancora accalappiati senza un microchip che permetta di risalire al proprietario". Tutti accomunati dal destino (per ora) di vivere in un box. E se ai sei amstaff è andata bene e il periodo di permanenza nel rifugio è durato molto poco, per gli altri (decine) la permanenza è ben più lunga. "Al canile di Monza facciamo ogni giorno del nostro meglio per assicurare loro uscite appaganti, coccole, attività e anche gite fuori porta per rendere meno pesanti le giornate - precisano dal rifugio -. Eppure non ci sembra mai abbastanza e ci fareste felicissimi scegliendo di adottare, ovviamente consapevolmente, uno dei nostri bulli. In questo caso basterebbe solo una famiglia, quella giusta, che possa regalare a uno di questi cani la felicità". Un appello che diventa sempre più urgente visto che, purtroppo, gli arrivi di queste razze sono in aumento. Soprattutto tra coloro che, inteneriti dai volti dolcissimi dei cuccioli, decidono di aprire le porte della casa e del cuore a questi cani che, però, hanno particolari esigenze e necessità.