REDAZIONE MONZA BRIANZA

La biblioteca per tutti nel nome di Colombo

Dal bibliobus all’apertura di sale e scaffali anche la sera. Tante le idee innovative. portate dallo storico direttore

La Giunta comunale ha approvato l’intitolazione della Biblioteca civica di Monza alla memoria di Giuseppe Colombo, suo direttore storico, mancato il 30 marzo 2019 a 85 anni. Ora occorre solo l’autorizzazione della Prefettura per rendere il provvedimento esecutivo.

"Avevamo pensato dapprima di dedicargli la sala centrale - racconta l’assessore all’istruzione Pierfranco Maffè - in realtà è stato per tanto tempo un personaggio di riferimento per la città e per il sistema bibliotecario". Nato a Monza nel 1934, laureato in Lettere Moderne, dal 1963, per quasi 40 anni, Giuseppe Colombo ha diretto la biblioteca civica e la Pinacoteca cittadina. Componente dell’ Aib (Associazione Italiana Biblioteche), negli anni ’70 era entrato nel direttivo nazionale ed era diventato responsabile delle biblioteche pubbliche. Aveva anche collaborato alla stesura della prima legge regionale lombarda sullE biblioteche, dai libri per i poveri di Monza con il suo impegno nella Caritas diocesana, dalla biblioteca dei ciechi all’arte.

Lo ricorda la professoressa Annalisa Bemporad, per lungo tempo sua collaboratrice: "Lo conobbi appena arrivata a Monza, a un corso di biblioteconomia, per me fu un grande maestro. Aveva promosso il bibliobus, negli anni ‘70, il furgoncino che girava per i quartieri, per stimolare casa per casa il gusto della lettura - ricorda - Per un certo periodo aveva anche attivato l’apertura della biblioteca nelle ore serali, per gli studenti. È stato promotore della biblioteca dei ragazzi, fra le prime in Italia, con titoli accantivanti anche per i più piccoli, per avvicinare alla lettura i giovani".

Oltre a partecipare a numerose attività culturali in associazioni come gli Amici dei Musei di Monza era stato consigliere delegato della sezione monzese dell’Unione Italiana Ciechi e quindi consulente della biblioteca italiana per ciechi di Monza. Era stato anche presidente del Premio di poesia Città di Monza indetto annualmente dal Cenacolo dei Poeti e degli Artisti di Monza. In campo sociale era stato vicepresidente della Società San Vincenzo e presidente della Fondazione Castelli per l’assistenza a persone indigenti e consigliere della Caritas Ambrosiana.

C.B.