La Benemerita in festa a Zingonia "Realtà verso la piena rinascita"

Non è stata una scelta casuale. Piazza Affari, Zingonia, una delle aree più problematiche della Bassa Bergamasca. Parli di Zingonia e di rimando pensi a fenomeni come lo spaccio, che avveniva a cielo aperto, all’interno delle torri o tra le vie. O reati come la prostituzione, le aggressioni, gli omicidi. Qui, dove da alcuni anni c’è una Tenenza, ieri l’Arma ha deciso di festeggiare. Una scelta che è anche sinonimo di rinascita, di legalità. Le famigerate torri sono un ricordo. Ora si guarda al futuro, alla ricostruzione. I tricolori sventolano dai balconi, un segno di omaggio. Fra il pubblico, oltre alla autorità civili e religiose, c’è una delegazione degli alunni delle terze, quarte e quinte della primaria del quartiere. Indossano maglie verdi, bianche e rosse come il tricolore e alla fine intonano l’inno di Mameli davanti al comandante provinciale Alessandro Nervi, che nel suo discorso ha definito Zingonia "esempio virtuoso sempre alla ricerca del migliore equilibrio possibile nelle dinamiche di cooperazione sociale". Il bilancio dell’attività è stato riassunto in 3 numeri: 718 arresti, 6.981 denunciati e circa un milione e mezzo di euro di beni sequestrati preventivamente per confisca. È stato ricordato il maresciallo Filippo Salvi, originario di Sedrina, morto in servizio in Sicilia. A lui era stata dedicata la cattura di Messina Denaro. "I suoi familiari riceveranno a Roma la medaglia al valore civile", ha annunciato Nervi. In chiusura, il prefetto Giuseppe Forlenza ha consegnato gli attestati ai militari che si sono distinti per il loro lavoro. Quest’anno sono stati premiati: il tenente Danilo Di Fonzo; il vice brigadiere Luigi Angilletti; l’appuntato scelto Giuseppe Camazza; il vice brigadiere Tropiano Simone e l’appuntato scelto Noto Carmelo; il vice brigadiere Antonino Lo Giudice. F.D.