ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Desio, Isotta Como: "Io, la skipper della Brianza"

La giovane desiana è istruttrice nelle scuole di vela, insegnante per le patenti nautiche e fondatrice di siti e blog a tema

Isotta Como

Isotta Como

Desio (Monza e Brianza), 3 novembre 2019 - Una volta, in Sardegna, ha rischiato l’arresto, in maniera molto singolare, dopo aver trovato “la spada nella roccia”. Un’altra, in Croazia, si è presa un fulmine che ha bruciato tutti gli strumenti di bordo. Un’altra ancora, lungo la Costiera Amalfitana, per un malore, ha dovuto abbandonare la barca a se stessa, mentre arrivava l’ambulanza del mare. Piccoli e grandi guai ma sommersi da un oceano... di belle emozioni. Perchè per Isotta Como, la “skipper della Brianza”, il mare è una questione di cuore, che vuole trasferire al prossimo: «Il mio sogno - dice - è di diffondere rispetto per i mari e cultura marinaresca a bambini, giovani e adulti». Lo fa tutti i giorni, su più fronti: come istruttrice nelle scuole di vela, come insegnante per le patenti nautiche, e come fondatrice del sito Sailscanner (il portale per le vacanze in barca vela, i corsi di vela e molte altre iniziative sul tema) e del blog Windisland («idee e consigli su favolosi viaggi fai da tutti, veleggiate da sogno, animali fantastici, luoghi incantati, piatti deliziosi e tante altre amenità…»).

«La mia prima tessera della Federazione italiana vela è di quando avevo 6 anni - racconta la skipper desiana -, grazie a un corso in Sardegna. Poi a 16 anni ho fatto due settimane in una scuola in Francia molto prestigiosa: dovevo andare col fidanzatino, ci siamo lasciati poco prima, ma non mi sono fermata, l’ho fatta da sola». È lì che è esplosa la passione, «stare a contatto con la natura, con i capelli al vento...». Allora prende la patente nautica e comincia a portare a spasso tra il blu e l’azzurro amici e amici di amici. «Poi alcune scuole di vela hanno iniziato a chiedermi di fare da istruttrice e non mi sono certo tirata indietro», spiega. La crociera d’esordio con ospiti a bordo è del 2004, in Croazia. E poi, senza interruzione, quattro volte il giro della Corsica, la Grecia, l’Elba, Malta, la Sicilia, la Sardegna, i Caraibi, fino all’impresa della traversata dell’Atlantico, nel 2008: «Con un gruppo di amici brianzoli e milanesi siamo partiti da Lanzarote e arrivati in Martinica - ricorda - ci abbiamo messo 21 giorni. Una bellissima esperienza, su una barca di 14 metri: facevamo i turni al comando, da due o tre ore. Abbiamo avuto anche un clandestino per un paio di giorni, un grosso volatile che ha sostato e riposato a prua e dopo qualche giorno è ripartito per il suo viaggio».

Una super avventura senza grossi intoppi, come quello invece vissuto alla Maddalena: «Stavo facendo campeggio nautico con ragazzini di 14 e 15 anni - spiega - su una barca di 6 metri. C’era brutto tempo, vento forte. Ci siamo fermati in rada a sud di Caprera a fare il bagno. Uno, immergendosi, è risalito con l’elsa di una antica spada. È risultata essere del 1600 e si trova in una mostra sul restauro archeologico a Sassari. Il problema è che noi l’abbiamo subito denunciata, ma custodendola oltre le 24 ore previste dalla legge, sono stata dichiarata in stato di fermo. Comunque poi me la sono cavata...». Tante storie, sempre tra le onde, ormai il suo habitat naturale, anche se la quotidi anità è nel grigiore del centro di Desio. «Quando non navigo in mare, sul lago o lungo il fiume navigo sul web - dice Isotta Como - sempre a caccia dell’azzurro».

alessandro.crisafulli@ilgiorno.net