Monza, invasione di pista a fin di bene: la Formula Uno di seimila runner

All’autodromo di Monza la marcia della Lega contro i tumori: raccolti 65mila euro per la prevenzione

Invasione di pista a fin di bene  La Formula Uno di seimila runner

Invasione di pista a fin di bene La Formula Uno di seimila runner

Un fiume di oltre 6.000 magliette bianche e rosse ha invaso la pista dell’autodromo per sostenere la Lega italiana per la lotta contro i tumori di Monza Brianza e Milano (Lilt). Oltre 3mila gli iscritti online e altrettanti si sono presentati ai gazebo per l’iscrizione ieri mattina. La storica marcia solidale “Formula Uno“ giunta alla 43esima edizione è stata una grande festa che ha fruttato all’associazione più di 65mila euro che, come spiega la direttrice generale di Lilt Luisa Bruzzolo, "saranno utilizzati per avviare le attività di riabilitazione che apriranno nei prossimi mesi a Monza, nella sede appena ristrutturata di via San Gottardo". Dalla sua apertura a dicembre, lo spazio ha effettuato oltre 12mila prestazioni sanitarie, per un totale di 6.675 pazienti. La Formula Uno è aperta a tutti: sportivi e atleti amatoriali, ma anche famiglie con bambini e amici a quattro zampe. Si può camminare o correre, scegliendo tra i quattro percorsi che si snodano nella cornice del Parco di Monza: 2,4 km (percorso giallo), 5,8 km (verde) per arrivare agli 11 km (rosso) e ai 18 km (blu). Per le fasi preliminari dell’organizzazione hanno lavorato nei mesi scorsi una quindicina di volontari. Ma dalle 8 del mattino si sono impegnati alacremente e celermente 150 volontari in zona Paddock per l’accoglienza e per il ristoro, coordinati da Dianella Schiro.

Tante le famiglie presenti, dai nonni ai nipotini nel passeggino e poi gli appassionati con i loro amici a quattro zampe. Il partecipante più giovane è Aronne che ha festeggiato con Lilt il suo primo mese. I veterani? Luigi, 86 anni, del Gruppo Cammino di Biassono e Vincenzina, monzese di 82 anni. Premio anche al maggior numero di biglietti venduti: primo posto all’azienda monzese Elesa, con ben 176 iscritti su 400 dipendenti. "La mia famiglia ha un legame speciale con Lilt da oltre 40 anni – racconta Carlo Bertani, amministratore delegato di Elesa –, mia mamma era una volontaria dell’associazione e tutta la famiglia ha proseguito il suo impegno. La nostra azienda è a pochi chilometri dall’autodromo e ci sentiamo a casa. Abbiamo dipendenti volontari Lilt e la corsa è un modo per ritrovarci tra colleghi". A seguire il gruppo Agenzia delle Entrate di Monza (38 biglietti). Riconoscimento anche alla Lega del Filo d’oro di Lesmo. Tra i gruppi podistici più numerosi Mb Runner, Fiasp Monza e la famiglia Segantini che partecipa dal 1980.

"La corsa sosterrà le attività di Casa Lilt – argomenta la direttrice –. Il grande polo di prevenzione e assistenza oncologica di Monza mette a disposizione nuovi servizi, attrezzature diagnostiche di ultima generazione e un team medico specializzato per intercettare i bisogni di diverse tipologie di pazienti, anche di chi, malato oncologico, necessita di assistenza specialistica o sostegno economico. Nel 2023 Lilt punta ad attivare altri percorsi importanti per la salute psico-fisica di chi vive o ha vissuto l’esperienza della malattia". Prima e dopo la corsa il folto pubblico di appassionati è stato intrattenuto con musica, food e giochi nel Village dell’autodromo".