Per correre ai ripari rispetto all’emergenza dell’inquinamento atmosferico, l’amministrazione monzese ha deciso di installare a giugno scorso cinque nuove centraline intelligenti per monitorare la qualità dell’aria e l’inquinamento (registrando i valori di Pm10 e Pm2.5), posizionate in punti della città particolarmente critici per i livello di smog.
Si trovano in via Azzone Visconti (a pochi passi da largo Mazzini), in via Cavallotti (all’incrocio con via Pellettier), all’intersezione tra le vie Cantore, Lecco e Libertà, in via della Taccona all’altezza della rotonda di via Baradello e tra via Adda e via Mameli a Sant’Albino. Si aggiungono alle due già esistenti di Arpa al Parco e in via Machiavelli, e sono state installate nell’ottica di avere dati in tempo reale che si incrocino a quelli del flusso di traffico veicolare, grazie al data center a cui sono collegate in Comune.
Nell’ambito della mobilità urbana è stato approvato dall’amministrazione, neanche un mese fa, un progetto innovativo definito Samu (Sistemi adattivi per monitoraggio e gestione della mobilità urbana), grazie al quale Monza ospiterà a breve una centrale di monitoraggio e gestione della mobilità urbana con l’obiettivo di rendere più efficiente il traffico in città attraverso l’utilizzo di software di analisi dei flussi veicolari e l’intelligenza artificiale. La nuova centrale di mobilità raccoglierà e integrerà i dati provenienti dalle Ztl, permetterà la gestione adattiva della rete semaforica, e indirizzerà gli automobilisti tramite infoparking e via web, in tempo reale, ai parcheggi disponibili in città. L’obiettivo è quello di "compiere un passo rilevante verso nuove forme di gestione della mobilità, che passano attraverso l’analisi dei dati e l’ausilio dell’intelligenza artificiale per prevenire, oltre che contrastare, il traffico e la congestione delle strade nelle ore di punta", dichiara fiduciosa l’assessora alla Mobilità Irene Zappalà, pronta a una partenza che è prevista già a febbraio. Il Samu rientra in realtà nel ben più ampio Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile), che tra i suoi obiettivi principali ha proprio quello di ridurre i flussi di veicoli nelle strade urbane.
Dalle analisi effettuate da Monza Mobilità, ad oggi in città il 67% degli spostamenti avviene utilizzando l’auto privata, il 17% utilizzando il trasporto pubblico locale e il 16% a piedi o in bicicletta.
Con l’attuazione degli interventi del Pums l’amministrazione vuole, entro 10 anni, arrivare a ridurre al 50% gli spostamenti con auto propria, e aumentare al 30% gli spostamenti con il trasporto pubblico locale e al 20% quelli a piedi o in bici. Per arrivare al traguardo, oltre alla già citata creazione, con il Samu, di una centrale di traffic management, è prevista l’elettrificazione delle flotte bus, tramite l’acquisto, entro il 2026, di 25 bus elettrici e una flotta interamente elettrica entro il 2030 (e parallelamente la revisione del contratto con l’Agenzia di bacino per potenziare il servizio).
A questo si aggiungono tante misure per i veicoli privati, a partire dall’introduzione di ulteriori sei Zpru per aumentare gli stalli a strisce gialle per residenti e blu a pagamento, passando per l’aumento delle limitazioni permanenti alla circolazione di veicoli inquinanti, fino all’ampliamento della Ztl dal centro storico alla cerchia compresa tra le vie Visconti, Aliprandi, D’Azeglio, Appiani e Manzoni.
Funzione chiave avranno anche l’introduzione di nuove zone 30 e parallelamente lo sviluppo di una rete sempre più fitta e collegata di piste ciclabili.