
L'incidente mortale di Seriate (De Pascale)
Bernareggio, 13 agosto 2014 - Guidava un'auto rubata alla madre e nel portafogli aveva una patente ottenuta con dati falsi. La sua, infatti, era sospesa. Il conducente della Mercedes Classe A che lunedì sera si è schiantata a 210 chilometri orari contro un autocarro provocando un morto e quattro feriti è stato arrestato dagli agenti della Polizia stradale di Seriate.
James Ryon Heyn, nato in Gran Bretagna ma cittadino italiano (residente a Brivio, nel Lecchese), è accusato di omicidio colposo aggravato da violazioni al codice della strada. Attualmente si trova all’ospedale Papa Giovanni XXIII con fratture e una prognosi di 40 giorni. Accanto al 26enne sedeva Stefano Annoni, 35 anni, di Bernareggio, che nell’impatto con l’autocarro ha perso la vita.
La folle corsa sull’autostrada A4, in direzione Venezia, è iniziata all’autogrill Brianza Sud. I due si sono fermati per il rifornimento della vettura. Hanno completato il pieno di benzina (91 euro) e hanno accelerato senza pagare. Il titolare della stazione di servizio ha avvisato la centrale della Polizia stradale che subito ha allertato le pattuglie. Il conducente, incurante del pericolo, alternava sorpassi a destra e a sinistra, con continui zig zag tra le auto scartate all’ultimo secondo fino al tamponamento fatale con un autocarro, tra Bergamo e Seriate.
Secondo la ricostruzione degli agenti, l’impatto è avvenuto a 210 chilometri orari all’altezza dell’ingresso in autostrada, a Seriate. Il mezzo pesante — un Fiat Iveco con carico da 50 tonnellate che trasportava fiori recisi — ha urtato l’auto di una famiglia con a bordo una bimba di nove mesi, salva per miracolo (per tutti e tre la prognosi è di sette giorni). Illeso ma sotto choc il camionista di Bologna. La mercedes sulla quale viaggiava l’arrestato è risultata rubata alla madre: la denuncia (ad Arcene) presentata ai carabinieri di Verdello risale al 7 agosto. Il 26enne, con precedenti, è stato denunciato anche per falso ideologico. Nel 2007 aveva provocato un incidenti con feriti e la patente era stata sospesa. Per poter tornare alla guida aveva presentato una denuncia di smarrimento e, alterando nome e cognome, era riuscito ad avere una copia. Tra le aggravanti contestate al 26enne anche il rifiuto di sottoporsi all’etilometro e agli esami tossicologici in ospedale.