Incidente sulla Milano-Meda, travolto tassista-eroe: un’altra vittima delle strade killer

L'uomo è stato investito mentre soccorreva una coppia di giovani fidanzanti

Tragico incidente sulla Milano-Meda, nel riquadro la vittima Eugenio Fumagalli

Tragico incidente sulla Milano-Meda, nel riquadro la vittima Eugenio Fumagalli

Monza, 14 gennaio 2019 - Il sangue. Il telo verde. Il groviglio di lamiere, detriti e lacrime. Il vortice delle sirene. Le code. E gli interrogativi. Uno, chiave, intriso di preoccupazione e tristezza: ancora? Si, ancora. Purtroppo. Un altro incidente gravissimo, sulle strade principali che tagliano la Brianza. Un’altra vittima della strada, questa quanto mai innocente: Eugenio Fumagalli, il tassista 47enne di Carugo che voleva solo aiutare e togliere dal pericolo la coppia di fidanzati brianzoli, incappata nel giovane pirata di Lazzate, di ritorno da un sabato notte di divertimento.

Lui, 21enne di Limbiate, stava con tutta probabilità accompagnando a casa lei, 19enne di Meda. A un certo punto, il loro destino, a bordo della Fiat 600, si è drammaticamente incrociato con quello del giovane lazzatese, anche lui reduce dallo «sballo» del sabato sera. Un incidente nemmeno troppo grave, nella sua prima fase, ma scaturito poi in una tragedia, con il tassista travolto da due altre auto sopraggiunte, a forte velocità, in un tratto dove è ben visibile il cartello della velocità massima, 80 all’ora.

Un inizio di anno choc, in questo 2019. «Sono passato di là in mattinata e lo scenario era spaventoso», racconta un automobilista brianzolo, «è assurdo morire in quel modo, per un gesto di altruismo, mentre qualcun altro se ne è infischiato». Sconvolti tutti coloro che hanno visto il teatro della tragedia o hanno saputo, nell’inevitabile tam-tam mediatico partito all’alba, della sua dinamica. Tanti quelli che sono incappati nella strada, che è rimasta chiusa fino a circa mezzogiorno, con gli inevitabili disagi, anche se si trattava di un giorno festivo. Nove ore di blocco.

Un'altra arteria fondamentale paralizzata, come successo venerdì 4 gennaio, questa volta sulla Valassina, per il ribaltamento di una autocisterna. Carreggiata chiusa in entrambe le direzioni per oltre dieci ore tra Giussano e Arosio. Tre feriti, traffico in tilt. Decine di chilometri di coda, 19mila litri di carburante trasbordati. Un inferno, in quel caso almeno senza il conto di una vittima. Due maxi episodi che vanno ad aggiungersi a molti altri incidenti, anche gravi, accaduti a cavallo tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, come quello che ha mandato in coma un 17enne di Desio, travolto sulla sua moto in piena notte, anche in quel caso da un pirata. Per fortuna, il giovane, poco prima di Natale è uscito dal coma e ora si sta riprendendo. Ma l’allerta resta massima.

Secondo gli ultimi dati a disposizione, pubblicati a novembre, si registra quasi un morto ogni due settimane sulle strade della provincia di Monza a causa di incidenti. Una media che fa paura. In Brianza nel 2017 (ultima annata completa disponibile) sono stati infatti 2.652 gli incidenti, 23 le persone decedute e 3.642 i feriti.