Inceneritore di Trezzo Cem e Bea restano fuori

I professori di Politecnico. Bicocca e Università di Bergamo. dovranno scegliere . tra le offerte di Falck e A2A

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La cordata Cem-Bea-Silea-Ates è rimasta fuori dalla porta, il futuro dell’inceneritore di Trezzo si gioca sulle offerte di Falck e A2A. A scegliere la migliore saranno i professori di tre atenei: Politecnico, Bicocca e Bergamo.

Il Comune ha nominato la super-commissione. L’aggiornamento dell’impianto dove ogni anno bruciano 170mila tonnellate di secco in arrivo da tutto il territorio costerà una trentina di milioni. E almeno sin qui, è andato tutto secondo pronostico, scontato il tentativo di Prima srl, attuale gestore: dopo 20 anni di incarico, la società del gruppo Falck vorrebbe continuare a occuparsi del camino di via Pastore. Attesa confermata anche per il secondo concorrente, A2A. Ora alle università l’onere di soppesare le proposte dal punto di vista ambientale, economico e tecnico. Proprio "per assicurare il massimo alla comunità abbiamo puntato in alto", spiega il sindaco di Trezzo Silvana Centurelli. Il primo tempo dell’operazione milionaria si chiude con l’esclusione di Cem: il colosso pubblico dei rifiuti voleva partecipare ma non è riuscito a rispettare le scadenze dettate dal Comune per farsi avanti. La società aveva chiesto una dilazione al Tar, ma i giudici l’hanno negata dopo avere ritenuto "adeguata" la finestra di quattro mesi messa a disposizione dalla giunta trezzese, da ottobre a febbraio. I giochi, però, almeno sulla carta, non sono chiusi: la gara vera e propria, infatti, si terrà solo dopo aver scelto una delle due opzioni sul tappeto e a occuparsene potrebbe essere anche chi non ne è l’autore. Cem si era presentato con Ates, altra azienda pubblica dell’energia, e le gemelle Bea e Silea con un intento preciso: "Tutelare territorio e cittadini. Per noi non è una questione di potere", spiegava il presidente Giovanni Mele, che con una settantina di comuni soci è fra i primi utenti del forno. Trezzo prosegue secondo una tabella di marcia obbligata: "La nascita del gruppo di lavoro è un’altra tappa fondamentale verso l’appalto – sottolinea Centurelli –. Il termine del 1° settembre, quando il municipio diventerà proprietario del termo, è ineludibile. Il team accademico ci fornirà un supporto determinante. I professori sono stati scelti per valutare ogni dettaglio in termini di costi e di sostenibilità".

Barbara Calderola