ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

In viaggio da Desio a Roma su una bici Graziella

La folle idea per l’estate di un gruppo di amici capitanati da Gianluca Ciccarese fondatore del club della mitica pieghevole e titolare del Rock on The Road

di Alessandro Crisafulli

"I requisiti per partecipare? Semplice: avere più di 50 anni ed essere più di 100 chili. Con Graziella, ovviamente". Se la ride di gusto Gianluca Ciccarese, vulcanico imprenditore titolare del Rock on The Road, il celebre locale serale di Desio. Se la ride insieme agli amici con i quali – tradendo solo per un attimo la sua amata Harley Davidson – ha deciso di fondare il “Graziella Club”, in onore della storica bicicletta pieghevole nata negli anni ‘60 e che ha spopolato fino agli anni ‘80. E di lanciare il primo evento pubblico: la trasferta da Desio a Roma, ad agosto, rigorosamente sulla speciale “due ruote”. Un’idea nata per gioco, tra questo gruppi di brianzoli "perennemente giovani": "Abbiamo visto un video di uno youtuber che ha fatto il viaggio in monopattino elettrico - racconta Ciccarese - ci siamo detti, possiamo farlo anche noi e abbiamo scelto la Graziella. Con le bici moderne o da corsa è troppo facile, possono farlo tutti...". Da qui, l’intuizione di fondare il Club, che vuole essere "un’associazione culturale che ha come scopo la diffusione dell’uso, del collezionismo, della manutenzione e restauro delle biciclette pieghevoli note con il nome di Graziella".

E poi di prepararsi per l’impresa da uomini veri. Proprio in questo weekend il nucleo fondatore – completato da Gianluca Gasparetto, Salvatore Lisciandrello, Mirco Menoni e Liberatore Spinazzola – ha fatto le prime prove tecniche, con un giro lungo la Martesana, per poi puntare verso Lecco.

"Il viaggio verso Roma durerà 12 giorni e le tappe non le stiamo calcolando di paese in paese ma di trattoria in trattoria", racconta Ciccarese. Voglia di divertirsi all’aria aperta, tra vecchi amici, per lasciarsi alle spalle un anno terribile, anche per chi come lui gestisce locali pubblici. E il lockdown gli ha fatto sicuramente perdere fatturato, ma non il buonumore: "Durante il viaggio ci accompagnerà una Ape car per i bagagli e per i pezzi di ricambio in caso di guasto - dice -, poi le bici saranno tutte personalizzate. Chiaramente c’è già chi al posto del portaborracce ha preparato il portasalame".

L’impresa si preannuncia difficoltosa, anche perchè i partecipanti non sono propriamente degli atleti: "Sport? Solo in televisione. Nessuno di noi ha mai fatto un metro di corsa in vita sua, siamo sempre stati fermi, questo sarà anche il modo per pagare pegno. Al momento siamo una dozzina ma siamo pronti ad accogliere tutti coloro che vogliono unirsi, basta avere la Graziella".