
In nome della passione, Massimo Riva “pesca“ all’Amo altri due soci
Qui si va in controtendenza. La società di pesca sportiva Amo, anno di nascita 1947, nel 2023 è infatti riuscita a reclutare due nuovi iscritti, Giovanni Brambilla e Giuseppe Usai. Il numero dei soci è così passato a 22. I numeri sono comunque “piccoli” e la crescita è contenuta. Ma i due nuovi tesseramenti rappresentano comunque un segnale positivo in un panorama societario cittadino caratterizzato soprattutto da calo di tesserati e da cessazioni di attività. Nel 2023, per esempio, ha chiuso i battenti la Lenza d’Oro, fondata nel 1957. L’Amo prova ad andare nella direzione opposta e questo è anche merito del presidente Massimo Riva, che ha ricevuto il testimone dal fratello Beppe, morto a 70 anni nel marzo del 2021. Un passaggio di consegne che comportava diversi rischi: Giuseppe Riva era stato “pres” dell’Amo dal 1988. In tutti questi anni aveva accumulato un patrimonio di simpatia e umanità. Massimo, dopo aver ricevuto questa ingombrante “eredità”, non si è però perso d’animo e si è impegnato a fondo per tenere unità la società. Una missione riuscita, come confermano l’incremento dei soci, i ritrovi conviviali e le numerose uscite pescatorie. I veterani della società sono Mario Previtali e Angelo Mandioni, rispettivamente, di 92 e 88 anni. "Il vero collante - spiega Massimo, classe 1957 - è l’amicizia, quella vera. L’unico segreto è questo. Qui si discute sempre, ma non si litiga mai".