In guardia dall’azzardo Ora si “punta“ sugli over

Il piano di prevenzione del Comune contro i danni della dipendenza dal gioco. Incontro tra i frequentatori del Centro Pertini: possono anche educare i nipoti.

In guardia dall’azzardo  Ora si “punta“ sugli over

In guardia dall’azzardo Ora si “punta“ sugli over

di Fabio Luongo

Senza arrivare a chi si gioca l’intera pensione, non sono pochi i brianzoli in là con gli anni che si fanno catturare dall’azzardo, in modo compulsivo, tanto da rimetterci somme non trascurabili. E d’altra parte proprio i nonni, in quanto figure di riferimento, possono diventare un motore di sensibilizzazione contro i rischi delle ludopatie, anche nei confronti dei giovani nipoti e delle famiglie. Con queste due idee in testa il Comune ha pensato di organizzare l’iniziativa “L’azzardo non è un gioco“, un incontro di prevenzione sul tema del gioco d’azzardo patologico che si terrà lunedì alle 17 nei locali del Centro anziani Sandro Pertini e che è rivolto proprio ai nonni vedanesi. La mossa nasce dall’adesione al progetto “Mind the Gap Progress 3.0“, che coinvolge le città e i paesi delle province di Monza e Brianza e Lecco.

"Mind the Gap è un progetto che si inserisce nel piano definito dalla Regione e attuato da Ats Brianza per prevenire e contrastare il gioco d’azzardo patologico – spiega Viviana De Benedetto di Spazio Giovani, uno dei partner dell’iniziativa –. Tra le persone coinvolte ci sono gli anziani, che sono stati individuati come target d’età a cui rivolgersi sia perché in quella fascia di popolazione ci sono diversi giocatori problematici, sia perché, essendo dei nonni, possono essere ottimi sensibilizzatori e moltiplicatori di buone informazioni". L’appuntamento di Vedano sarà guidato dalle operatrici di Spazio Giovani e "sarà un incontro di dialogo e confronto sul tema: si andrà a sfatare qualche mito legato al gioco d’azzardo, si ragionerà sui meccanismi dei giochi, si andranno a definire le caratteristiche del giocatore problematico e patologico e a dare informazioni sui servizi per la cura delle ludopatie presenti sul territorio". "Gli anziani – sottolineano dall’Amministrazione –, anche nel ruolo di nonni, devono essere informati sui pericoli connessi al consumo di molti giochi d’azzardo, come i gratta e vinci e le slot machine, che spesso non sono considerati potenzialmente a rischio di dipendenza".