In campo contro la leucemia comici, medici e pazienti guariti

Partita benefica sabato allo stadio di via Monte Rosa, l’intero ricavato del quadrangolare andrà al Comitato Maria Letizia Verga

di Barbara Calderola

Nazionale comici contro medici, pazienti guariti e glorie casalinghe. E’ l’Arcore Medicuore Cup, prima edizione, un’altra partita di calcio benefica in città dopo quella dei Dj contro le forze dell’ordine, a luglio.

Sabato, festa all’insegna della solidarietà, l’intero ricavato andrà al Centro Maria Letizia Verga di Monza che aiuta i bambini malati di leucemia. Ieri, la presentazione dell’evento che ruoterà attorno al quadrangolare, in campo, volti di Zelig e Colorado Café diretti da Salvatore Ferrara; La Mitica, malati che hanno sconfitto il cancro del sangue; Arcore Dream Team, una squadra mista che riunisce amministratori e volti noti in città e poi i dottori di Medicuore, il gruppo nato quasi 30 anni fa che riunisce una cinquantina di medici di famiglia e specialisti fra Brianza e Milano, fondato dal dermatologo arcorese Alberto Penati.

Missione: "Aiutare i piccoli in difficoltà in tutto il mondo", spiegano i camici. "Sarà una grande festa – sottolinea Tommaso Confalonieri, consigliere con delega allo Sport – puntiamo a un altro successo di pubblico". Cornice della kermesse, lo stadio di via Monte Rosa, regia della Casati Arcore, si comincerà alle 18 con gli scontri diretti, per chiudere con la finalissime.

In programma non c’è solo il torneo, ma anche street-food. "E’ un modo per portare all’attenzione dell’intera comunità l’impegno dei medici, la storia del Comitato e la lotta delle famiglie contro un nemico che si può battere", dice il sindaco Maurizio Bono.

Anche questo non sarà un evento-spot "ma un appuntamento fisso, in questa stagione, per il futuro – anticipa Confalonieri – vorremmo che la partita del cuore entrasse nell’agenda italiana come accade con altri momenti simili". Impegno e generosità i capisaldi della manifestazione che mette in campo chi ogni giorno lotta per mettere all’angolo il tumore e chi ce l’ha fatta.

Un messaggio di speranza che "dagli spalti riecheggerà in ogni casa. Ciascuno potrà donare la cifra che crede, l’offerta è libera". In 24 anni i dottori brianzoli hanno raccolto e destinato ai bisognosi 1 milione 300mila euro e dal 2000 il team di specialisti-sportivi è parte della Nazionale Medici, la squadra che infila le scarpette con i tacchetti per fare del bene in tutto il Paese.