Imbottito di coca vede i mostri e fa volare il cane dal tetto

Una lunga opera di mediazione degli uomini dell’Arma ha impedito che un 36enne si suicidasse, salvo l’animale

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di Dario Crippa

Era sotto effetto di cocaina. Ha detto che vedeva i mostri. E si è arrampicato sul tetto di una casa (una decina di metri), ha lanciato il cane nel vuoto e a lungo è stato in procinto di seguirlo. Solo l’opera di negoziazione dei carabinieri è riuscita a evitare il peggio. È succeso ieri alle 16 a Carate. L’uomo, 36 anni, sotto effetto di droghe, si è introdotto nella villetta di una vicina con la scusa di chiederle un po’ d’acqua per il cane, un meticcio di media taglia. Poi, improvvisamente, armato di un coltello, è salito sul tetto minacciando di lanciarsi. "Ci sono i mostri!" si è messo a urlare. E, in preda alle allucinazioni, ha lanciato il cane. Sul posto sono accorsi i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Seregno raggiunti poco dopo dai colleghi di Besana. Dopo una faticosa trattativa, nonostante le frasi sconnesse del 36enne, sono riusciti piano piano ad avvicinarlo e con un gesto fulmineo un militare lo ha bloccato prima che potesse lanciarsi. L’uomo ha tentato ugualmente di fuggire mentre veniva soccorso dai sanitari, ma i carabinieri lo hanno bloccato di nuovo. E dopo una nuova mediazione, mentre gli effetti della cocaina andavano scemando, lo hanno convinto a lasciarsi portarein codice giallo al pronto soccorso di Vimercate. Il cane, solo zoppicante, è stato affidato alla compagna dell’uomo.