Ilaria Salis, negati i domiciliari: “Pericolo di fuga”. La 39enne di nuovo in manette e catene in Tribunale a Budapest

Il giudice non ha accolto la richiesta avanzata dall'avvocato ungherese dell’insegnante monzese. Il padre: “A questo punto mi rivolgerò al Quirinale”. Stamattina amici e legali minacciati

Monza, 28 marzo 2024 – Ilaria Salis resta in cella: il tribunale di Budapest ha respinto infatti la richiesta di passare ai domiciliari in Ungheria presentata dai legali della 39enne in carcere da 13 mesi con l'accusa di aver aggredito due neonazisti durante il ‘Giorno dell'Onore'. “Le circostanze non sono cambiate”, ha detto il giudice Jozsef Sós aggiungendo che “esiste sempre il pericolo di fuga”. Roberto Salis, il padre di Ilaria, è uscito dall'aula, subito dopo che il giudice ha reso nota la sua decisione. In serata poi, intervistato da Piazza pulita su La7, ha detto: “A questo punto dovrò fare una chiamata al Quirinale per cercare di avere una mano dal presidente della Repubblica. Non so più cosa farne degli appelli al governo italiano, oggi non ho ricevuto nessuna chiamata dalle istituzioni italiane. Al processo c'erano sette parlamentari, nessuno della maggioranza”. Per il padre di Ilaria, “è inutile stare a discutere in un Paese dove le leggi del diritto sono totalmente calpestate”. “La motivazione del diniego” dei domiciliari per Ilaria, ha detto fra l'altro, “era già pronta” prima dell'udienza.

Ilaria Salis al guinzaglio, in manette e catene
Ilaria Salis al guinzaglio, in manette e catene

Nel frattempo, a Milano si è deciso delle sorti di Gabriele Marchesi, il 23enne coimputato di Salis detenuto ai domiciliari in Italia e ora tornato libero. Per lui la Procura di Budapest sostiene che ci sia la “necessità” del carcere, ma i giudici milanesi vogliono capire se ci siano i presupposti per l’applicazione di misure alternative.

11:23
Il legale italiano: "Presenteremo appello"

L'avvocato italiano di Ilaria Salis, Eugenio Losco, ha confermato che intende presentare appello contro la decisione del tribunale che oggi ha respinto la richiesta di domiciliari per la cittadina italiana.

11:17
Schlein: "Meloni reagisca subito"

"Ilaria Salis resterà in carcere a Budapest. Dopo essere stata portata ancora una volta in Aula catene ai polsi, alle caviglie e guinzaglio, oggi i giudici ungheresi hanno deciso anche di negarle gli arresti domiciliari. Uno schiaffo irricevibile ai diritti di una persona detenuta, di una nostra connazionale. Ci aspettiamo che il governo di Giorgia Meloni reagisca, subito", ha affermato la segretaria del Pd Elly Schlein.

11:08
Roberto Salis: "Ennesima prova di forza di Orban"

La decisione di respingere i domiciliari per Ilaria Salis è stata "l'ennesima prova di forza del governo Orban»: così ha detto Roberto Salis, il padre della donna in carcere da oltre un anno in Ungheria. "Un pò me lo aspettavo - ha aggiunto - Ilaria qui è considerata un grande pericolo". E ancora: "I nostri ministri non hanno fatto una bella figura e il governo italiano dovrebbe fare un esame di coscienza". "Le catene non dipendono dal giudice ma dal sistema carcerario e quindi esecutivo e il governo italiano può e deve fare qualcosa perché mia figlia non sia trattata come un cane", ha concluso Salis.

11:03
La prossima udienza

Dopo il "no" ai domiciliari per I'insegnante monzese, Gianluca Peciola del Comitato Salis ha fatto sapere che la data della prossima udienza è il 24 maggio. 

10:54
I legali italiani di Ilaria Salis: "Le catene? Misura lesiva della dignità umana"

Ilaria Salis in catene in aula a Budapest, e per i difensori italiani, gli avvocati Mauro Straini ed Eugenio Losco (presente in aula), si tratta di "una misura all'evidenza sproporzionata, lesiva della dignità umana e della presunzione di innocenza". L'avvocato Straini è rimasto a Milano perché, alle ore 13, è prevista l'udienza per decidere della consegna di Gabriele Marchesi, il giovane militante antifascista, accusato dello stesso reato di Ilaria Salis.

10:51
Ilaria Salis: "Autorizzo le mie foto con le manette"

In una lettera scritta a mano e consegnata ai suoi legali, Ilaria Salis ha autorizzato la stampa italiana a pubblicare le sue foto con le manette ai polsi e le catene. "Io sottoscritta Ilaria Salis, nata a Milano il 17 giugno 1984 - si legge -, autorizzo la stampa italiana a pubblicare immagini che mi ritraggono con le manette e tutte le catene che eventualmente decideranno di mettermi in occasione dell'udienza del 28 marzo 2024". 

Lettera di Ilaria Salis, dove autorizza le foto con le manette
Lettera di Ilaria Salis, dove autorizza le foto con le manette
10:34
Negati i domiciliari

Ilaria Salis resta in cella: il tribunale di Budapest ha respinto infatti la richiesta di passare ai domiciliari in Ungheria presentata dai legali della 39enne in carcere da 13 mesi con l'accusa di aver aggredito due esponenti di estrema destra. "Le circostanze non sono cambiate", ha detto il giudice Jozsef Sós aggiungendo che "esiste sempre il pericolo di fuga". Roberto Salis, il padre di Ilaria, è uscito dall'aula, subito dopo che il giudice ha reso nota la sua decisione. 

10:24
Zampa: "In aula avrebbe dovuto esserci anche la destra"

"È stato profondamente doloroso rivedere ceppi ai piedi e manette alle mani di Ilaria Salis. Un'evidente violazione del diritto ad un trattamento rispettoso della dignità della persona e in violazione della Convenzione europea dei diritti umani sottoscritta e recepita anche dall'Ungheria. Ora siamo in aula per sostenere Ilaria e dare un concreto segnale della vicinanza del suo paese a lei e ai suoi genitori che sono qui, in tribunale, con lei", ha affermato la senatrice del Pd Sandra Zampa da Budapest, dove sta seguendo con Laura Boldrini il processo di Ilaria Salis. "L'udienza, appena iniziata - ha proseguito la senatrice Pd - dovrà decidere sulla concessione degli arresti domiciliari. Il governo italiano deve lavorare per tutelare i suoi cittadini al di là dei loro orientamenti politici. E la maggioranza di governo avrebbe fatto bene ad essere qui con noi oggi. Il tema non può essere se si è di destra o di sinistra: diritti umani, dignità della persona, proporzionalità delle pene non hanno colore politico".

10:23
Serracchiani: "Provocazione e insulto"

"Il trattamento riservato a Ilaria Salis è un'esibizione di arroganza che Orban indirizza al nostro Paese e a tutti agli ordinamenti che rispettano i diritti delle persone. Questo non è un episodio della politica interna italiana e nessuno ha interesse a strumentalizzare la situazione di una concittadina trattata indegnamente, la questione è di rapporti tra Stati e la premier Meloni dovrebbe rigettare questa vera e propria provocazione, questo insulto che arriva da Budapest direttamente a Roma". Così Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito democratico.

09:48
Morani: "Umiliante una donna al guinzaglio"

"E' inaccettabile che Ilaria Salis entri in aula per l'udienza ancora incatenata, mani, piedi, girovita. Davanti al tribunale ungherese gli avvocati di Ilaria sono stati minacciati violentemente. E il governo italiano è muto e incapace di difendere una sua cittadina". Lo ha sottolineato Alessia Morani, componente della direzione Pd, commentando quanto accaduto oggi a Budapest e le immagini, diffuse anche sui social, della 39enne italiana, detenuta in Ungheria. E ancora: "Fanno male, e dovrebbero indignare tutti, una donna al guinzaglio è il simbolo di un'umiliazione, di un Medioevo che ritorna". Poi ha aggiunto: "Ritorna in maniera netta e prepotente l'immagine dell'inquisizione, con le donne in catene e al guinzaglio, costrette all'autodafé, cioè alla pubblica ammissione di colpe non commesse". "Giorgia Meloni, anche come donna, come può tacere?", ha incalzato Morani, chiosando: "La presidente del Consiglio dice sempre che in Europa parla con tutti, ma con il suo amico Orban, che accoglierà nel gruppo Ecr, si dimentica sempre di parlare di Ilaria Salis".

09:41
Patrick Zaki: "Nessun essere umano dovrebbe essere trattato così"

"Non possiamo accettare quei video e immagini provenienti da Budapest per Ilaria con catene e guinzagli. È un essere umano, qualunque cosa venga arrestata, non c'è essere umano che dovrebbe essere trattato in questo modo. In attesa della decisione del tribunale", ha scritto l'attivista Patrick Zaki sul suo profilo X, a corredo di un filmato che immortala la 39enne mentre entra in aula. 

09:24
Renzi: "Inaccettabile che sia trattata in quel modo"

"Non è accettabile che una cittadina italiana sia trattata così in Ungheria. Giorgia Meloni deve essere realmente patriota e spiegare a Viktor Orban che o l'Ungheria rispetta la regole dello stato di diritto o nessun euro delle tasse degli italiani deve finire a Budapest come invece accade oggi. Il fatto che la Meloni abbia idee diverse da Ilaria Salis non rileva: il Governo italiano deve lavorare per i cittadini italiani. Grazie a Ivan Scalfarotto per essere oggi in quell'aula di tribunale a dire da che parte stiamo noi, come già avevamo fatto alla Leopolda. Presidente Meloni, si faccia sentire. Ci governano i Fratelli d'Italia o i sudditi d'Ungheria?". E' quanto ha scritto su X il leader di Iv Matteo Renzi. 

09:21
Ritardo del processo, saltano i testimoni

Per problemi tecnici, si sono allungati i tempi nel processo in corso a Budapest nei confronti di Ilaria Salis e il giudice Jozsef Sòs ha quindi deciso di non ascoltare una delle vittime e i due testimoni previsti per oggi. Si passerà quindi solo ad ascoltare Ilaria Salis e poi alla decisione sulla richiesta dei domiciliari

09:16
Tajani: "Politicizzare il caso non aiuta"

"Eviterei di politicizzare il caso. A me preoccupa la cittadina Salis, non mi interessa di che partito è e se si candiderà alle Europee. Mi auguro che ottenga i domiciliari e che venga assolta. Suggerisco che lo scontro politico non favorisce la signora Salis", ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ospite di Start su Sky Tg24.

08:54
Ascari: "Catene e guinzaglio, vergognoso"

"Oggi a Budapest si terrà l'udienza chiave del processo contro Ilaria Salis, che da oltre un anno si trova in un carcere di massima sicurezza pur senza una condanna. Questa mattina ho incontrato uno dei suoi avvocati, Gyene Balint, il cui auspicio è che a Ilaria vengano concessi gli arresti domiciliari in Italia, e in subordine in Ungheria. L'udienza sta per cominciare e anche questa volta Salis è entrata in aula con le manette ai polsi, catene alle caviglie e al guinzaglio, come a gennaio. Vergognoso". E' quanto ha dichiarato da Budapest la deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari.

08:46
Acerbo: "Il caso è tutto politico"

Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista ed esponente della lista 'Pace Terra Dignità' è presente in Tribunale a Budapest. "Il caso di Ilaria Salis è tutto politico", ha dichiarato ieri Acerbo. E ha aggiunto: "Orban ha criminalizzato l’antifascismo tanto che i giudici lo definiscono una forma di estremismo. Contro Ilaria Salis è stata costruita una montatura per mostrare che nell’Ungheria di Orban si usa il pugno duro verso gli antifascisti. Non si può definire l’Ungheria uno stato di diritto con un potere giudiziario indipendente e autonomo e l’accanimento contro Ilaria Salis lo dimostra". 

 

 

08:34
Scalfarotto: "Ilaria ancora al guinzaglio"

"E niente, Ilaria Salis è ancora al guinzaglio". Così Ivan Scalfarotto (Iv), in un post su X, dove ha postato una foto in cui si vedono manette e guinzaglio. "Trattamento inumano e degradante. Questa catena lo è - ha proseguito il responsabile esteri di IV, che si trova a Budapest dove si sta tenendo il processo -. IlariaSalis non potrebbe far male a una mosca né fuggire in nessun modo da quest'aula di tribunale a Budapest: noi stessi ci muoviamo a stento, data la folla che è assiepata qui dentro. Se l'imputata è attaccata a un guinzaglio è solo per esercitare una vessazione, per imporre su di lei un potere coercitivo in una modalità non necessaria e ridondante. Questo è tutto il contrario dello Stato di diritto e - ha concluso - nella nostra Unione Europea nulla di tutto questo dovrebbe mai verificarsi".

 

08:24
Ilaria Salis ancora in manette e catene

Ilaria Salis, detenuta da 13 mesi in Ungheria, è arrivata in aula per l'udienza in cui si discute della richiesta dei domiciliari, nuovamente in manette e catene, come avvenuto a gennaio. Diversi video diffusi sui social mostrano la giovane mentre entra in aula con le mani legate da manette e catene anche ai piedi.

08:21
Amici e legali di Salis minacciati

"Stai zitto o ti spacco la testa": è quanto un gruppo di pochi estremisti di destra ha detto al gruppo composto dai legali e amici di Ilaria Salis al loro arrivo al tribunale di Budapest. "Ci aspettavano e ci hanno insultato e minacciato in ungherese", ha detto l'avvocato Eugenio Losco.  E ha aggiunto: "Ci hanno fatto delle riprese con i telefonini e il nostro traduttore ci ha detto che ci stavano minacciando". Del gruppo di una quindicina di persone italiane minacciate faceva parte anche Zerocalcare, oltre a esponenti di Giuristi democratici. 

08:19
Udienza a Budapest

Torna nell'aula del Tribunale di Budapest Ilaria Salis, l'insegnante monzese arrestata in Ungheria l'11 febbraio 2023 con l'accusa di aver partecipato all'aggressione nei confronti di due neonazisti durante il ‘Giorno dell'Onore'. Il giudice dovrà decidere se accogliere la richiesta degli arresti domiciliari avanzata dall'avvocato ungherese della 39enne, Gyorgy Magyar, da scontare in Italia o, in secondo luogo, nella capitale ungherese.