Ilaria Salis, il legale: “Valutiamo il ricorso alla Corte Europea”. Il papà: “Si inizia a vedere un po’ di luce”

L’avvocato Eugenio Losco assiste la 39enne – in carcere a Budapest – da quasi un anno. Roberto Salis: "Le compagne di cella la chiamano Giovanna d'Arco”

Monza, 31 gennaio 2024 – “Stiamo valutando la possibilità di fare ricorso immediato alla Corte europea di Strasburgo per la violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che è già costata altre condanne all'Ungheria”. Sono queste le parole rilasciate all’Ansa dall'avvocato Eugenio Losco, uno dei legali italiani che assiste Ilaria Salis, la 39enne da quasi un anno detenuta a Budapest.

Ilaria Salis in primo piano e poi in tribunale, al guinzaglio, in Ungheria
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Il legale: “Palese violazione dei diritti”

“La violazione è palese, visto come è stata portata con un guinzaglio in aula, prosegue l'avvocato Losco, rientrato ieri in Italia mentre i genitori di Ilaria Salis sono ancora a Budapest. “Intanto andiamo avanti cercando di capire in cosa consiste l'impegno del governo per arrivare all'obiettivo degli arresti domiciliari”, ha concluso Losco. 

Il papà di Ilaria: “Si inizia a vedere un po’ di luce”

“Si inizia a vedere un po’ di luce” ha detto all’Ansa Roberto Salis, che si definisce “moderatamente ottimista” dopo aver incontrato in carcere sua figlia Ilaria, detenuta a Budapest da circa un anno con l'accusa di aver aggredito due militanti di estrema destra. “L'incontro con Ilaria è andato bene - ha raccontato Roberto Salis - sta un po’ meglio perché lunedì era così emozionata che aveva dei giramenti di testa ed era molto pallida. Oggi stava molto meglio, era più rilassata e poi sta arrivando qualche buon segnale dal carcere e dalle istituzioni carcerarie, le cose stanno un po’ migliorando”. "Le compagne di cella la chiamano Giovanna d'Arco, probabilmente perché è riuscita a ottenere delle cose che loro non erano in grado di ottenere”, ha aggiunto Roberto Salis. L’uomo, che ha raccontato alla figlia cosa sta succedendo in Italia dopo le immagini del suo processo, ha riferito che Ilaria “era chiaramente soddisfatta”.

“Auguro a Salvini di avere una figlia come Ilaria”

Ha letto le dichiarazioni di Salvini? “Non ho tempo per queste cose”. Così ha risposto a una domanda dei giornalisti Roberto Salis appena sceso dall'aereo a Bergamo. “Salvini ha detto che sua figlia non dovrebbe insegnare, vuole replicare in qualche modo”, gli è stato detto. “Secondo lei ne vale la pena?”, ha replicato il padre di Ilaria. “Io auguro alla figlia (di Salvini, ndr) di avere un decimo dei valori etici di mia figlia”, ha concluso.

L’incontro con l’ambasciatore 

Dopo aver lasciato il carcere, i genitori di Ilaria Salis hanno incontrato l'ambasciatore italiano in Ungheria Manuel Jacoangeli che “si è dimostrato molto disponibile e ci ha riferito dell'incontro con il ministro ungherese della Giustizia che conosceva il caso di Ilaria, il che è positivo. Credo che tutti si stiano muovendo nella giusta direzione, adesso bisogna definire quando si presenterà la nuova istanza per i domiciliari, ma credo che tutto si stia muovendo in una logica di miglioramento”. 

Il governo ungherese

Sulla possibilità che Ilaria venga trasferita a breve in Italia arrivano però le parole di Zoltan Kovacs, portavoce del primo ministro ungherese Viktor Orban: “I reati in questione sono gravi, sia in Ungheria che a livello internazionale. Le misure adottate nel procedimento sono previste dalla legge e adeguate alla gravità dell'accusa”. Kovacs poi mette in dubbio la “credibilità” di Ilaria Salis e afferma che nelle carceri ungheresi “vengono forniti tre pasti al giorno”, inoltre “vengono effettuati controlli igienici continui e i detenuti ricevono cure mediche adeguate”. 

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L’accusa

Salis è accusata di aver aggredito a febbraio del 2023 nella capitale magiara due neonazisti, dicono le accuse, cagionando ferite guaribili in 7 giorni, durante la commemorazione del Giorno dell’Onore. Nel processo, apertosi ieri e subito aggiornato al 24 maggio, la donna rischia fino a 24 anni di reclusione. La Procura ne ha chiesti 11, Salis ha già trascorso quasi un anno dietro le sbarre ungheresi. Attraverso una traduttrice, la 39enne ha continuato a proclamarsi innocente

La petizione

Nel frattempo, è stata lanciata la petizione online ‘Ilaria Salisa libera’ – sulla piattaforma Change.org – con la quale si chiede al Governo italiano e al Presidente della Commissione per i diritti umani del Parlamento Europeo di attivarsi per riportare in Italia la donna, in modo da affrontare il processo nel suo Paese.