BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Il vecchio ospedale di Vimercate all’asta: il valore è crollato, ora bastano 10 milioni di euro

L’Asst ha organizzato un summit con i costruttori per tastare il terreno. Area da 50mila metri quadrati, obiettivo dare nuova fisionomia al centro.

Il vecchio ospedale all’asta. Il valore è crollato. Ora bastano 10 milioni

Il vecchio ospedale all’asta. Il valore è crollato. Ora bastano 10 milioni

Il vecchio ospedale di Vimercate va all’asta. Si parte da 10 milioni, 1 dei quali per la bonifica, una montagna di soldi per accaparrarsi 50mila metri quadrati di residenziale di proprietà di Asst Brianza, cioè della Regione, ma meno della metà del valore che l’area in pieno centro aveva una decina di anni fa.

La perizia è dell’Agenzia delle Entrare. Dopo il trasloco a Oreno di medici, infermieri e reparti si provò a venderlo, ma le vecchie gare andarono deserte e le stime oggi sono molto più basse.

Un richiamo per i costruttori che anche in tempi difficili per il mattone potrebbero vederci l’affare. Così spera l’azienda che ha organizzato un incontro con loro per tastare il terreno, l’invito è partito, il summit è in agenda per il 18 gennaio. Un primo passo, l’ultimo, quello della verità, il 29 marzo a mezzogiorno, quando scadrà il termine per le offerte e si vedrà se ci sono stati solo convenevoli, o qualcosa di concreto. La vendita è al rialzo.

L’operazione è uno dei pezzi del puzzle pubblico-privato che ha l’obiettivo di dare una nuova fisionomia al salotto cittadino, sguarnito dopo il trasferimento dell’ospedale nella frazione. Oltre al vecchio monoblocco all’incanto, al centro dell’Accordo di programma che farà sorgere il nuovo quartiere modello, ci sono altre due aree: la Cava Cantù, dove i lavori sono partiti, e l’ex Consorzio Agrario. Un’immensa ristrutturazione dal cammino accidentato, decollata nel 2023 dopo tanti inciampi, tempi morti e marce indietro. Ma da qualche mese, esattamente da luglio, dalla firma della convenzione fra Asst e operatori, in fondo al tunnel si intravvede la fine del degrado che si è fatto strada in 13 anni di abbandono e incuria. Tutto spazzato via dall’arrivo di appartamenti in classe A, uffici, negozi, boulevard, una piazza e dalla Casa della Comunità più grande della provincia e altri servizi sanitari per il territorio ospitati nel complesso storico, le vecchie Medicine, che confinano con il municipio. Un mix proprio di pubblico e privato per dare alla zona un’identità al passo con i tempi e con l’esigenza di potenziare terapie e cure sul territorio. Un disegno avveniristico ritoccato parecchie volte per la maxi-area di 130mila metri quadrati, valore 320 milioni, che è pronta a lasciarsi alle spalle il passato recente. Ma per farlo davvero servono altre imprese e altre ruspe.