ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Il Tittoni resta chiuso per danni. È polemica sul cantiere lumaca

Sono passati 40 giorni dalla tempesta che si è abbattuta sulla Brianza, ma i lavori al parco non sono finiti. Il Pd all’attacco: "Le aree verdi e i parcheggi di alcune scuole sono ancora ingombri dai tronchi".

Il Tittoni resta chiuso per danni. È polemica sul cantiere lumaca

Il Tittoni resta chiuso per danni. È polemica sul cantiere lumaca

di Alessandro Crisafulli

Sono ormai passati 40 giorni da quando il parco di Villa Tittoni è stato devastato dal maltempo che si è abbattuto sulla Brianza. Ma mentre tutti gli altri parchi, nei comuni limitrofi, sono stati riaperti e sono agibili da un bel po’, quello di Desio è ancora off-limits. Chiuso a doppia mandata, su precisa ordinanza del sindaco Simone Gargiulo, con i soli dipendenti della ditta specializzata nel verde autorizzati a entrare, per ripristinare prima possibile le condizioni di sicurezza e agibilità.

Una situazione anomala, causata da un evento catastrofico, ma che non ha eguali in zona. E, per questo, sta suscitando parecchie perplessità e polemiche. Con il campo che viene allargato anche all’intero territorio desiano, dove i danni sono ancora visibili ovunque: "Siamo esterrefatti per lo stato in cui ancora versa la città. Dopo più di un mese siamo ancora pieni di nastri bianchi e rossi ovunque – sbotta il Partito Democratico –. Il parco è chiuso da oltre 40 giorni in un periodo in cui la cittadinanza ne avrebbe maggiormente usufruito, le aree verdi e i parcheggi di alcune scuole sono ancora ingombri dai tronchi degli alberi. Ci sono areein cui l’amministrazione non si è mai recata a verificare lo stato dei luoghi. Si potrebbe pensare che sia normale data la portata dell’evento atmosferico. In realtà, se andiamo a vedere i comuni limitrofi come Seregno, che è stata colpita ben più di Desio, non troviamo traccia dell’evento. Come è possibile?". Il vicesindaco e assessore all’Ambiente Andrea Villa aveva informato, già alcune settimane fa, di un elenco di 140 piante che devono essere messe “sotto i ferri“: "La maggior parte devono subire dei tagli di rami pericolanti o hanno altre problematiche più o meno serie – ha spiegato – mentre alcuni vanno proprio abbattuti, perché non si possono salvare". Il Comune sta cercando di informare i cittadini giorno dopo giorno sull’andamento dei lavori, che ai più sembrano andare molto a rilento. Recandosi davanti ai cancelli del parco, con i cartelli di chiusura in bella vista, ecco che entra un furgone della ditta incaricata, con un solo operaio: "Adesso sono da solo ma a volte siamo in cinque o sei – dice l’addetto –, è stato un bel danno, ce ne vuole ancora per finire, secondo me almeno una settimana, speriamo". L’uomo conferma quanto detto a più riprese anche dal sindaco Simone Gargiulo: "La scelta è stata quella di partire dalle scuole visto che dovevano riaprire, dopo siamo venuti qui al parco". I cittadini attendono il via libera. Tra chi si lamenta perché "è la parte più bella di Desio, doveva essere una delle priorità" e chi più prudente dice: "Sulla sicurezza non si scherza, ci sono ancora rami pericolosi, quindi meglio aspettare".