Il “suicidio“ della giovane in dolce attesa

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Il 2023 dovrà fare luce sul caso della 22enne al quinto mese di gravidanza morta dopo essere precipitata dal balcone di casa il 27 giugno 2022 a Brugherio. Il pm monzese Alessandro Pepè ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio il marito 25enne di Nesma ElShaarawy, che ha perso la vita dopo essere precipitata dal balcone di casa del grosso complesso residenziale dell’Edilnord nel quale vivevano (nella foto). Per lei e per il feto che portava in grembo non c’era stato scampo: il decesso era stato constatato sul posto, con i rilievi dei Carabinieri della Compagnia di Monza che erano andati aventi per diverse ore. L’obiettivo era capire se ci fossero tracce e indizi utili per sciogliere il giallo dietro la morte della ragazza. Il marito della giovane è stato già ripetutamente sentito dal pm titolare dell’inchiesta assieme ad altre persone che appartengono al suo stesso nucleo familiare.

L’uomo, di origine egiziana come la vittima, è in Italia da diversi anni, a differenza della 22enne che era arrivata a Brugherio solo dopo il matrimonio celebrato nel Paese d’origine nel 2020. Alcuni vicini avevano immediatamente raccontato ai militari intervenuti sul posto assieme al personale del 118 di avere sentito delle urla e dei rumori poco prima del drammatico volo di 11 metri, sui quali si è concentrata l’attenzione degli inquirenti. I famigliari della giovane (e soprattutto una sorella che era in rapporti strettissimi con Nesma e raccoglieva le sue confidenze) non hanno mai creduto alla tesi del suicidio, sostenendo che la 22enne non avrebbe mai compiuto un gesto estremo volontario. Ora sta alla Procura decidere se archiviare il fascicolo penale o procedere contro il 25enne, indagato a piede libero.

S.T.