MONICA GUZZI
Cronaca

Ilaria Salis, parla il sindaco professore: “Sempre mite, schiva e intelligente. Riportiamola in Italia”

Paolo Pilotto, primo cittadino di Monza, è stato insegnante dell’attivista rinchiusa in Ungheria. Nei giorni scorsi ha incontrato il padre Roberto, che vive in città

Il sindaco Pilotto e Ilaria Salis

Il sindaco Pilotto e Ilaria Salis

Monza – "Siamo a disposizione della famiglia di Ilaria Salis, se c’è bisogno, noi ci siamo". Paolo Pilotto non ha dubbi. Il sindaco di Monza, già professore dell’attivista antifascista detenuta da un anno in Ungheria, le cui immagini in catene al processo hanno scandalizzato l’Europa, ha incontrato nei giorni scorsi il padre, Roberto Salis.

Cosa vi siete detti?

"Ci siamo cercati reciprocamente, sapevo che lui cercava riferimenti istituzionali, e nel frattempo ho avuto la conferma che si trattava della stessa Ilaria di cui sono stato insegnante al liceo. Abbiamo avuto una mezz’ora per incontrarci e gli ho garantito che come ex professore e come sindaco della città che ha rapporti diretti con la famiglia mi sarei messo a disposizione, così come siamo stati felici di sostenere l’attenzione nei confronti di Luca Attanasio, l’ambasciatore ucciso, uomo giusto i attesa di giustizia".

Ora vi siete risentiti?

"Abbiamo scambiato dei messaggi, lui mi ha segnalato il documento del consiglio comunale di Milano a sostegno della richiesta di estradizione. Ho parlato col capogruppo del Pd perché si confronti con i colleghi per depositare un documento. Il problema ora è riuscire a innescare le tutele, e ho dato la mia disponibilità a tenere i contatti col ministero degli Esteri per sostenere l’estradizione e mantenere qui la custodia cautelare in attesa della sentenza e garantire la possibilità di scontare l’eventuale pena nella nostra nazione".

Come ricorda Ilaria?

"Ho trovato una profondissima discrepanza fra le immagini che la ritraggono in catene e le attitudini della persona. Ilaria è sempre stata schiva, intelligente e mite, sicuramente molto capace, altrimenti se non hai un tuo pensiero a scuola non prendi gli 8 e i 9. L’immagine che ho di lei è quella di una persona buona e mansueta, c’è una sproporzione evidente".

Cosa ha pensato davanti alle catene?

"Noi siamo la culla del diritto romano e del diritto anglosassone. Queste immagini sono lontanissime dalla cultura giuridica italiana e dalla cultura europea. Sono qualcosa che stona fortemente con il nostro essere europei. Ho apprezzato moltissimo il ragionamento del ministro Tajani, che al di là della neutralità di giudizio sugli atti, è stato chiaro sui comportamenti che si devono avere. Domani si potrebbe arrivare alla presentazione di un atto in consiglio comunale. Per ottenere risultati c’è bisogno di collaborazione".

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