ANDREA RONCHI
Cronaca

Il sapere in valigia. Trent’anni di Intercultura. La scuola senza confini per 600 studenti brianzoli

Il Centro di Monza e i percorsi educativi in giro per il mondo dedicati agli adolescenti "Vengono ospitati in famiglia e lo stesso facciamo noi con i loro compagni stranieri".

Il sapere in valigia. Trent’anni di Intercultura. La scuola senza confini per 600 studenti brianzoli

Il Centro di Monza e i percorsi educativi in giro per il mondo dedicati agli adolescenti "Vengono ospitati in famiglia e lo stesso facciamo noi con i loro compagni stranieri".

Trent’anni di Intercultura a Monza. Il Centro locale intercultura di Monza ha festeggiato con grande successo il suo trentesimo anniversario, con una giornata ricca di interventi, video e testimonianze che hanno messo in luce l’importanza dell’associazione di volontari nella comunità e nel panorama educativo internazionale organizzando e finanziando, attraverso borse di studio, programmi di mobilità scolastica internazionale. A fare gli onori di casa, il presidente Samuele Beltrametti che ha illustrato i traguardi raggiunti dal centro e le sue future ambizioni. La presenza del segretario generale d’Intercultura, Andrea Franzoi, ha conferito un tono ufficiale all’incontro, sottolineando l’importanza del trentennale nel contesto del lavoro svolto dai volontari sul territorio brianzolo. "Quando Samuele e Nicole Beretta (vice presidente del centro locale di Monza, ndr) mi hanno invitato a festeggiare il trentesimo anniversario ho accettato molto volentieri, il lavoro di tutti i volontari è encomiabile da anni – riconosce Franzoi –. Sono riusciti a creare uno spirito di squadra invidiabile, creando dei rapporti umani tra loro, tra le famiglie, le scuole e le istituzioni, che è alla base del concetto e dei valori di Intercultura. Senza il rapporto umano tutto questo lavoro sarebbe vano e non avrebbe il successo che il centro sta ottenendo negli ultimi anni". L’assessora alla cultura di Monza, Arianna Bettin, ha espresso l’apprezzamento della città per l’impatto positivo del centro locale sul tessuto culturale ed educativo della comunità: "Non ho avuto la fortuna di partecipare in prima persona al programma durante il quarto anno di liceo, ma sono davvero orgogliosa ed entusiasta di essere presente oggi e supportare la realtà del centro locale di Monza e Brianza, che da 30 anni si impegna a inviare giovani ragazzi brianzoli nel mondo, così come l’ottimo lavoro dei volontari e delle famiglie impegnate nei programmi di ospitalità". Il suo intervento ha messo in risalto il ruolo fondamentale della cultura nel promuovere la comprensione interculturale e la coesione sociale. Gianni Trezzi, dirigente scolastico del Liceo Parini di Seregno, ha raccontato come la collaborazione tra la scuola e il centro locale abbia arricchito il percorso educativo degli studenti, favorendo scambi e progetti che hanno ampliato gli orizzonti culturali dei giovani nel contesto scolastico.

"Da anni noi del Parini sosteniamo e apriamo le porte ai volontari del centro locale di Monza sposando in tutto e per tutto i valori e la missione di Intercultura – racconta –. Fin quando sarò preside dell’Istituto continueremo con questo incredibile progetto di invio e ospitalità che permette ai nostri ragazzi di formarsi a livello umano, personale e didattico, in un’età determinante per lo sviluppo di una persona". Un momento particolarmente emozionante è stato il video realizzato dai volontari di Monza per celebrare il trentesimo anniversario del centro, che ha ripercorso le tappe fondamentali della storia e l’impatto sulle generazioni che lo hanno attraversato recandosi in tutti i continenti del mondo.

Ad oggi sono stati 587 gli studenti all’estero partiti dal centro brianzolo, di cui il 40% con borsa di studio parziale o totale, e 128 quelli ospitati nel territorio dalle 51 famiglie disponibili. Le interviste hanno fornito un ulteriore spaccato dell’influenza del Centro Locale. Tommaso Galimberti, Giorgia Paganoni e Giovanni Mariani, recentemente tornati da un’esperienza all’estero, hanno condiviso le loro esperienze, offrendo uno sguardo autentico su come tali opportunità abbiano plasmato le loro vite. Tommaso, che nel 2022 ha partecipato a un programma scolastico annuale in Giappone, presenta un incantevole libro ricco di fascino dove sono raccolti i timbri rossi ottenuti durante le sue visite ai templi e santuari, luoghi sacri delle religioni shintoista e buddista, durante la sua esperienza in Giappone.