Il ragazzo dello snowboard Niccolò, argento a 18 anni

Figlio d’arte trapiantato in Brianza ha conquistato la medaglia a sorpresa agli ultimi Campionati del Mondo juniores: gareggiava con una clavicola rotta

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di Fabio Luongo

Figlio d’arte e con una grinta notevole, come ha appena dimostrato vincendo una medaglia d’argento ai Mondiali ottenuta gareggiando con una clavicola rotta. Ha un tocco brianzolo lo storico trionfo azzurro dell’altro giorno ai Campionati del Mondo juniores di snowboard nella categoria cross, a Veysonnaz: a portare a casa il secondo posto sul podio finale è stato il 18enne Niccolò Colturi, lissonese d’adozione come tutta la sua famiglia, che dalla Valtellina si è trasferita da tempo nella città del mobile. Niccolò è figlio d’arte: il padre Pietro è stato campione del mondo di snowboard alpino nel 1990.

Del genitore il quasi 19enne atleta ha voluto calcare le orme fin da subito: ha cominciato a praticare lo snowboard a 2 anni. Non ci stava proprio a guardare gli altri che si divertivano sulla neve mentre lui veniva trasportato sulle spalle dal papà, nello zaino. Così è nato un altro campione. "L’argento è stato un’emozione unica - racconta Colturi -. Era una gara che aspettavo da molto tempo. Sono andato lì senza tante pretese, perché arrivavo da un infortunio: dal primo giorno però ho trovato un certo feeling con la pista e così sono riuscito a fare il risultato. Sono molto, molto contento".

Oggi Niccolò si sta riprendendo da un’operazione a cui si è dovuto sottoporre venerdì mattina. La finale dei Mondiali l’ha disputata con una clavicola che si è poi scoperta rotta. Nelle qualificazioni aveva avuto un brutto incidente, ma è riuscito a rimettersi in piedi per partecipare alla gara e centrare il secondo gradino del podio. Determinazione, passione e voglia di farcela sono state più forti della sofferenza e di due infortuni in un mese e mezzo. Adesso nel giro di un paio di mesi Colturi dovrebbe tornare completamente a posto, per ricominciare a lavorare per obiettivi ancor più ambiziosi. "Faccio snowboard da quando avevo poco più di 2 anni - ricorda Niccolò -. Ho praticato anche lo sci, ma poi mi sono concentrato solo sullo snowboard, entrando da alcuni anni nel mondo delle gare. La mia famiglia abita a Lissone, io ogni tanto mi fermo da loro e per il resto del tempo vivo da solo a Bormio". La vita da atleta non ha risparmiato i sacrifici: dalla scelta di trasferirsi prima a Malles per frequentare una scuola sportiva alla permanenza poi da solo a Bormio, dove accanto agli allenamenti Colturi ha continuato a frequentare la scuola alberghiera.

"Il mio prossimo obiettivo è vincere i Mondiali junior e andare bene nel circuito di Coppa del Mondo - spiega -. L’obiettivo più grande sono invece le Olimpiadi del 2026". Intanto l’argento mondiale è stato il vertice di una stagione coronata da diverse soddisfazioni: dal podio in Coppa Europa a Grasgehren, in Germania, a quelli in Coppa Italia.