Il pusher degli studenti con la droga nel box

Nella zona del Ponticello, ritrovo abituale dei ragazzi all’uscita dalle classi. Un 22enne incensurato smerciava hascisc, trovati 1.400 euro in contanti

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di Dario Crippa

Riforniva gli studenti, era lo spacciatore del “Ponticello”, noto luogo di ragazzi di Brugherio e non solo, ai confini tra San Damiano e Sant’Albino. Luogo di ritrovo dopo la scuola.

Era qui che operava un insospettabile ragazzo di 22 anni, incensurato, nessuna occupazione ufficiale. I carabinieri della Compagnia di Monza, nel corso di uno dei periodici servizi di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti fra giovanissimi, sono andati quasi a colpo sicuro, dopo aver raccolto diverse testimonianze da parte di residenti della zona che segnalavano i movimenti sospetti nell’orario dopo l’uscita dalle scuole.

I militari agli ordini del maggiore Emanuele D’Onofri, messi in fila gli elementi raccolti dai carabinieri della Stazione di Brugherio, hanno deciso di andarci a vedere chiaro. E durante i controlli di una comitiva di giovani hanno notato un ragazzo che si infilava frettolosamente in tasca un piccolo involucro. Vistosi scoperto, il ragazzo ha anche tentato di gettare tutto nel canale ma è stato bloccato immediatamente. E si è scoperto che nell’involucro c’erano 5 grammi di hascisc, mentre altri 4 grammi della medesima sostanza sono stati recuperati dalla perquisizione personale del giovane.

Ma i carabinieri non si sono accontentati. E hanno deciso di andare a controllare anche nella sua abitazione, dove il giovane abita con la madre, rimasta sotto choc per la scoperta fatta.

Il ragazzo nel box auto di pertinenza dell’abitazione teneva infatti un considerevole quantitativo di roga: altri 183 grammi di hascisc suddivisi in panetti, un bilancino di precisione e 1.400 euro in contanti. Segno che evidentemente l’attività di spaccio era ben oliata e remunerativa per il ragazzo. In più, i carabinieri hanno trovbato anche un quaderno sul quale il giovane teneva meticolosamente la contabilità delle vendite e dei proventi dell’attività di spaccio. L’arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio è stato convalidato al processo per direttissima. Al giovane è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.