
Monza, il primo cittadino risponde all’ipotesi paventata dall’associazione Hq. E chiarisce: stiamo lavorando per ottenere l’intero tracciato con sette fermate.
Il sindaco Paolo Pilotto risponde all’associazione Hq e chiarisce: "Stiamo lavorando per ottenere l’intero tracciato delle fermate di metropolitana M5". Il primo cittadino non retrocede rispetto alle esigenze vissute dalla città di avere tutte le 7 fermate previste, facendo capire che si tenterà ogni strada possibile per scongiurare i sacrifici di tagli al tracciato, per quanto questi, allo stato dei fatti – e soprattutto delle finanze – non siano escludibili. Con questo fa capire che non sia da accreditare come verosimile, in questo momento, l’ipotesi di una metropolitana che arrivi soltanto al Parco (tagliando le fermate del San Gerardo e del capolinea del Polo istituzionale), come paventato ieri dagli attivisti di Hq facendo riferimento al presunto piano a cui starebbero lavorando in MM (secondo una fonte che loro citano come "qualificata e attendibile"), e che non sia questo il modo scelto per risparmiare sui 589 milioni di extracosti. "Nei dialoghi che come amministrazione e come sindaci abbiamo avuto con i tecnici siamo stati informati circa possibili diverse soluzioni – chiarisce il sindaco di Monza –, ma anche a seguito dell’ultimo incontro tra i quattro sindaci e l’assessore regionale alle Infrastrutture Terzi la posizione espressa si attesta all’esigenza di mantenere l’obiettivo di realizzazione dell’intera opera". "Tale motivazione – prosegue Pilotto – è alla base della richiesta di colloquio col governo, che a nome di tutte le cinque amministrazioni, Regione Lombardia e Comune di Milano hanno inviato a Roma e per la quale restiamo in attesa di convocazione. Questa è la linea che stiamo tenendo".
Il dato certo finora è che si lavorerà in un unico lotto di lavori fino a Monza. Questa è la linea che si è scelto di tenere sia nel Consiglio comunale monzese, che nel Consiglio regionale lombardo, con il voto unanime delle aule sia all’ordine del giorno comunale sia alla mozione regionale presentate da Martina Sassoli (consigliera in entrambi gli enti). Con questi atti formali si è scongiurato il pericolo che l’infrastruttura possa essere divisa in due lotti, con un primo fino a Cinisello-Bettola e un secondo a data da destinarsi per Monza. Un po’ più arduo sarà ora il percorso per garantirsi tutte le fermate.