di Barbara Calderola
"Un casello a Burago? Il raccordone per l’A4 e la Teem, a Omate? È grande quanto la frazione. Ero stato ottimista, ma non avevo dati, nel calcolare che il calibro di Pedemontana raggiungerà i 60 metri, in alcuni punti sono 75". Un altro boccone amaro per i sindaci del Vimercatese, "prima all’oscuro della Tratta D breve e ora del tracciato", dice Simone Sironi, primo cittadino di Agrate.
Anche stavolta la scoperta "è arrivata per caso: la società ci ha chiesto l’elenco dei proprietari dei sottoservizi allegando le tavole del percorso: le ho rielaborate, la linea bianca è la nuova autostrada, rende l’idea dell’impatto che avrà sul territorio. C’è una sola parola adatta a descriverlo: scempio". A fare ancora più male "è il fatto che da mesi abbiamo chiesto un incontro alla Regione, ma siamo in anticamera. Non c’è rispetto per le istituzioni: siamo stati eletti dai cittadini, dovrebbero ricordarselo". La battaglia contro "la colata di cemento" riparte da qui. "E c’è di peggio. La soluzione che avanza era già stata elaborata nel gennaio 2021 e noi siamo stati tenuti all’oscuro. Di recente avevamo chiesto di nuovo di avere i dettagli, ma nulla. Eccoli qua. Sono la fine di tutto quello che i comuni di questa zona hanno sempre tutelato. Fra non molto piante, animali, attività, cascine, lo stesso Parco agricolo Nord-Est saranno ricordi". L’obiettivo dell’operazione? "È chiaro – dice Sironi – dirottare sull’ennesima strada a pagamento un traffico locale che ormai ha direttrici completamente diverse da quando 30 anni fa se ne cominciò a parlare. Benefici scarsissimi, perdite ingenti: questo sarà il bilancio. Poco più di 9 chilometri di autostrada cancelleranno un polmone verde destinato alle generazioni future. L’arteria correrà parallela alla Tangenziale: lo scenario peggiore per il futuro di questo spicchio di Brianza. Le otto nuove corsie si aggiungeranno alle 6 della Est. E poi ci parlano di lotta al cambiamento climatico".