Il premio Città di Como a Vittoria Sangiorgio

La scrittrice biassonese ha conquistato con il suo ultimo libro "Le strade del Durian" il prestigioso riconoscimento internazionale

di Fabio Luongo

Le strade dell’Oriente partite da Biassono sono arrivate fino in riva al Lario, dove sono state incoronate con un prestigioso riconoscimento. La scrittrice biassonese Vittoria Sangiorgio (nella foto) ha conquistato con il suo ultimo libro il Premio internazionale di letteratura Città di Como: l’insegnante, autrice, appassionata di reportage e presidente dell’Associazione culturale Gaetano Osculati è appena stata proclamata tra i vincitori, con il testo di racconti di viaggio "Le strade del Durian", della sezione narrativa edita della settima edizione dell’importante manifestazione, la cui giuria è composta da scrittori come Andrea Vitali e Dacia Maraini, poeti come Milo De Angelis e intellettuali come il matematico Piergiorgio Odifreddi e lo scienziato Edoardo Boncinelli.

Il libro è la quinta fatica letteraria di Sangiorgio, frutto di viaggi da lei stessa compiuti dal 2016 tra Estremo Oriente e Sudest Asiatico, alla scoperta di storia, abitudini, luoghi e vita di Paesi dal grande fascino come il Giappone, la Malesia, Singapore e il Vietnam.

Un intreccio di narrazione ed esplorazione per capire cosa accomuna e cosa distingue quelle popolazioni e quei territori, cosa li lega dietro le apparenze e le differenze. Il curioso titolo richiama un frutto tipico del Sudest Asiatico, il Durian, appunto, che viene consumato, in modi diversi, in tutta quella parte del mondo, sia per farci gelati e merendine che come prodotto fresco: un elemento che lega i 4 Paesi visitati dalla scrittrice biassonese e che in Europa è poco conosciuto. Si tratta di un frutto enorme, dall’odore spiccato e dall’alto costo, che agli asiatici piace molto ma che per quanto è caro è una prelibatezza.

Un richiamo quindi a una realtà ignota, a suo modo ammaliante. Ne "Le strade del Durian" viene raccontato l’itinerario percorso dall’autrice brianzola - che si è immersa nella realtà quotidiana di quei luoghi, spostandosi coi mezzi pubblici, lontano dalle rotte più turistiche -, insieme ad approfondimenti sui temi che più l’hanno incuriosita sul posto. Prima di questo libro Sangiorgio ha già pubblicato "Donne di Licia - Viaggio tra le donne turche"; "In viaggio coi Marshrutka - Da Baku a Yerevan nelle terre dell’Orda d’oro", appunti di paesaggi e voci del Caucaso, tra Azebaigian, Georgia e Armenia; "Il treno della Barranca e altri binari", racconti su strade ferrate dal Messico al Kurdistan turco, dall’Egitto all’Ecuador passando per l’Uzbekisan; "L’Iran svelato delle donne".