ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Il polittico ritrovato. La ’comunione’ in Duomo. Ecco l’opera di de’ Fedeli condivisa con Vigevano

Obiettivo valorizzare e far risaltare la creazione scomposta fra le due città: adesso le tavole delle rispettive collezioni tornano a essere affiancate. L’orgoglio della nuova direttrice, Rita Capurro: "Offriamo spunti di confronto".

Obiettivo valorizzare e far risaltare la creazione scomposta fra le due città: adesso le tavole delle rispettive collezioni tornano a essere affiancate. L’orgoglio della nuova direttrice, Rita Capurro: "Offriamo spunti di confronto".

Obiettivo valorizzare e far risaltare la creazione scomposta fra le due città: adesso le tavole delle rispettive collezioni tornano a essere affiancate. L’orgoglio della nuova direttrice, Rita Capurro: "Offriamo spunti di confronto".

“Vigevano e Monza“ è il titolo della mostra inaugurata ieri al Museo del Duomo di Monza, a sancire un trait d’union tra le due città lombarde grazie al meraviglioso polittico di Stefano de’ Fedeli, artista quattrocentesco lombardo. Da ieri, il Museo monzese ospita nella Sala del Rosone la tavola raffigurante Santa Caterina d’Alessandria e San Benedetto, confluita nelle collezioni del Museo del Duomo di Vigevano, e per l’occasione esposta al fianco delle tavole già presenti a Monza, raffiguranti rispettivamente la Decollazione di San Giovanni Battista e i Santi Pietro e Paolo. La condivisione, partita da Vigevano l’autunno scorso, ha creato un sodalizio tra le due realtà museali, che ora collaborano nel cercare di valorizzare e far risaltare il più possibile l’opera scomposta e poi dispersa tra le due città del grande polittico di de’ Fedeli.

"L’esposizione vuole offrire spunti di confronto e rinnovare il dibattito critico, proponendosi come un’importante occasione per approfondire lo studio di Stefano de’ Fedeli e ampliare il corpus delle sue opere - afferma Rita Capurro, direttrice del Museo e Tesoro del Duomo di Monza -. Fino al 13 aprile, la Domenica delle Palme, ospiteremo le tavole vigevanesi al fianco delle nostre, dopo che queste ultime sono state protagoniste, viceversa, a Vigevano nella medesima esposizione che si è tenuta dal 5 ottobre al 29 dicembre nelle sale del Museo del Tesoro del Duomo della città". Una specularità, questa, curiosa e al tempo stesso stimolante.

A scoprire la ricostruzione del polittico monzese fu lo studioso Miklós Boskovits nel 2009, aprendo a tanti spunti di confronto per approfondire lo studio di Stefano de’ Fedeli e ampliare il corpus delle sue opere. L’esposizione inaugura un ciclo di quattro incontri tematici che approfondiranno l’opera di questo grande artista lombardo ancora poco conosciuto, che avverranno tutte nella Sala del Rosone, a ingresso gratuito (ma con prenotazione a eventi@museoduomomonza.it), tra febbraio e aprile. La mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Per l’accesso non è richiesta la prenotazione e il biglietto di ingresso alla mostra è incluso nel biglietto al Museo (con tariffe di 8 euro per intero, 6 euro ridotto, e 5 euro Junior).

"Sono davvero felice di inaugurare questa prima esposizione da quando sono direttrice di questo Museo, cioè dalla scorsa estate - conclude Capurro -. La mia intenzione è quella di programmare esposizioni temporanee come questa ogni anno, che siano coerenti con la tematica guida che scegliamo di volta in volta. A settembre ci sarà la mostra di Andrea Sala, grande artista monzese, che sarà legata al Giubileo".