Pneumologia tre volte a settimana, il nuovo ambulatorio dell’Asst Brianza colma una carenza storica al Pio XI, prima di questa novità "non esisteva niente del genere", ricorda l’Azienda. Qui, da qualche settimana arrivano pazienti inviati dai medici di famiglia o da valutare durante un ricovero nello stesso ospedale. A coordinare l’équipe è Chiara Melacini, lei e i colleghi per inquadrare il caso hanno anche a disposizione la fisiologia respiratoria con nuove tecnologie, dagli spirometri portatili ai polisonnografi, che servono a diagnosticare i disturbi del sonno. Ma la vera svolta è la cabina pletismografica di ultima generazione capace di calcolare volumi polmonari, resistenze delle vie aeree, forza dei muscoli coinvolti nella respirazione, fino alla diffusione nel corpo del monossido di carbonio e di effettuare il test della metacolina per l’asma. Una gamma completa. La direzione non ha pensato solo all’efficacia del percorso di cura, ma anche al comfort, "la cabina – spiega la pneumologa – può essere utilizzata da chi soffre di claustrofobia. Da bambini, da disabili e da chi è in sovrappeso senza che le procedure diano fastidio. Possono entrarci anche le sedie a rotelle". Scelte che vanno verso "l’inclusione e l’umanizzazione delle terapie". C’è un ultimo valore aggiunto e cioè la possibilità di condividere i dati clinici anche da altre postazioni, "per poter fornire ai malati il massimo beneficio in termini di assistenza. I colleghi in caso di più problemi hanno a disposizione l’intero quadro".
Bar.Cal.