
Monza – Elezioni a Monza, "abbiamo alcuni nomi di possibili candidati. È importante la competenza, ma allo stesso tempo devono essere persone riconosciute dalla cittadinanza".
Pietro Virtuani, segretario provinciale del Pd, delinea l’identikit del candidato: "Non vogliamo un solista, ma un sindaco. Per questo siamo impegnati a unire e includere".
Il centrodestra ha appena ufficializzato la ricandidatura del sindaco uscente Dario Allevi, mentre il centrosinistra ancora non ha trovato la quadratura del cerchio: "Le primarie sono una possibilità, ma vediamo se riusciamo ad arrivare a una scelta politica condivisa. Certamente il nome verrà comunicato nelle prossime settimane". Una persona che dovrà sposare il manifesto politico-elettorale della coalizione che punta su inclusione sociale e transizione ecologica. Un primo programma frutto di un lavoro che a Monza è iniziato ben prima dell’esito elettorale dell’ottobre scorso: successo nelle grandi città, da Milano a Roma, da Napoli a Torino, mentre in Brianza, a parte Vimercate, il progetto del centrosinistra non ha fatto breccia. Ma, la linea dettata dal segretario monzese del Pd, Matteo Raimondi, "dalle sconfitte si può imparare molto. Facciamo tesoro di quanto avvenuto e lavoriamo affinché l’appuntamento monzese possa rappresentare il riscatto per tutti noi e per la nostra Brianza". E comunque, mette i puntini Virtuani, "anche se alle elezioni per la Provincia votano soltanto le amministrazioni locali, siamo riusciti a confermare 8 consiglieri, dimostrazione di una grande voglia di cambiamento". Che, focalizzato sul capoluogo, secondo la visione di Raimondi vuol dire "avere finalmente una visione per la città".
Perché "chi amministra dovrebbe aver ben chiaro come sarà l’evoluzione del territorio, invece oggi vengono privilegiati interessi di pochi a discapito dei molti, vengono trascurate le future generazioni e l’ambiente non viene tutelato. Stiamo vivendo un tempo di scelte: serve un cambio di passo per la nostra città, un progetto nettamente in discontinuità con quanto visto negli ultimi anni e chiunque abbia a cuore Monza non può esimersi dal contribuirne".
I rappresentanti del Partito democratico si rivolgono ai cittadini, ma anche alle altre forze politiche. Il primo riferimento è al Movimento 5 Stelle che "ancora non ci ha dato alcun segnale – chiarisce Virtuani – ma alle ultime elezioni provinciali il Movimento ha appoggiato un candidato di Brianza Rete Comune", la lista con cui il centrosinistra amministra i Comuni nella Provincia, ampie coalizioni in cui il Pd collabora con forze civiche e sinistra.
"Eventuali intese in vista delle prossime elezioni non soltanto a Monza, ma anche negli altri Comuni chiamati al voto, potranno nascere anche da lì".
Nelle retrovie, si moltiplicano i contatti e gli incontri per delineare lo schieramento con cui preparare la campagna elettorale.
Al convegno provinciale di Azione, il partito fondato da Carlo Calenda nel novembre del 2019, hanno partecipato esponenti del Partito democratico, Possibile, Lab Monza, dei Verdi, Monza Attiva, i renziani di Italia Viva e Più Europa con cui Azione da pochi giorni è unita in un accordo federativo. "Monza è a un bivio – le parole di Tullio Parrella, avvocato per formazione e direttore marketing di professione, primo segretario provinciale di Azione – e noi abbiamo la responsabilità di offrire una alternativa seria e credibile per il governo della città che i monzesi possano sposare convintamente".