Il parco delle Groane brucia ancora Un altro rogo, l’ombra dei piromani

Questa volta nella zona più a Nord, tra Lazzate e Misinto, e un focolaio di nuovo a Cesate: la siccità preoccupa

Il parco delle Groane brucia ancora  Un altro rogo, l’ombra dei piromani

Il parco delle Groane brucia ancora Un altro rogo, l’ombra dei piromani

di Gabriele Bassani

Alla vigilia di quello che è tradizionalmente il giorno più affollato e temuto per il Parco delle Groane, ovvero il lunedì di Pasquetta, i boschi del grande polmone verde a nord di Milano sono stati vittime di incendi in due aree distinte, la prima più a nord, tra Lazzate e Misinto, nei boschi di Sant’Andrea, la seconda, ancora una volta, nella zona di Cesate. Qui ormai da una settimana intera si susseguono interventi dei volontari delle squadre Antincendio del Parco e dei vigili del fuoco, per spegnere focali che si riattivano in continuazione, dopo le fiamme devastanti di lunedì scorso.

La continua assenza di piogge rende la situazione ad altissimo rischio, come ribadito dall’ultima allerta lanciata proprio sabato da Regione Lombardia. Nella notte tra Pasqua e Pasquetta, a Misinto sono intervenuti diversi mezzi dei vigili del fuoco da Lazzate, Seregno e Bovisio Masciago, insieme alle squadre di volontari antincendio del Parco delle Groane e squadre della protezione civile di vari nuclei della zona. L’incendio è stato contenuto e sono proseguite per tutta la giornata le operazioni di bonifica, così come più a Sud, in territorio di Cesate, dove sempre domenica è partito un nuovo focolaio dopo il maxi incendio di lunedì scorso. Nella giornata di ieri decine di Gev del Parco Groane impegnate in opera di pattugliamento dei sentieri e prevenzione, vista la grande affluenza di persone nelle aree verdi per il tradizionale pic-nic. Situazione di grande affollamento specialmente attorno alla Città Satellite (ex Greenland di Limbiate), dove peraltro sono ancora ben visibili i segni del grande rogo di una settimana fa. "Tantissime persone nel Parco, ma per fortuna non si sono registrati problemi particolari se non l’abbandono di un gran numero di rifiuti che però i nostri volontari hanno subito raccolto già dal pomeriggio anche per evitare occasioni di innesco di incendi ancora più favorevoli" ha spiegato Orietta Borella, commissario capo della polizia del Parco delle Groane. "Purtroppo la situazione continua a restare ad altissimo rischio fino a quando non arriverà la pioggia che le previsioni meteo non indicano almeno fino a giovedì. Per questo i focolai continuano a restare sotto osservazione". Restano i dubbi sulle origini degli incendi di questi ultimi giorni. Più di qualcuno avanza ipotesi sulla presenza di uno o più piromani. Questa è la tesi dell’ex presidente del Parco Groane, Roberto Della Rovere: "L’incendio di oggi a Cesate in una zona dove non vi è frequenza di persone e in un’area volutamente difficoltosa da raggiungere per i mezzi antincendio.

È ora di smetterla di incolpare spacciatori e tossici e dirci chiaramente che siamo di fronte a uno o più piromani. La tecnica è oramai consolidata e chi opera la conosce benissimo. Anche tra molti operatori del servizio volontario antincendio si è fatta strada questa idea che è diventata una quasi certezza. Quest’anno, anche grazie alla siccità, si stanno “bruciando” tutti i record di aree incendiate".