
di Barbara Calderola
Trent’anni fa Mezzago è stato uno dei motori propulsori della nascita del Sistema bibliotecario del Vimercatese, oggi il borgo si ritrova a difendere la propria biblioteca.
"Minacciata dal trasferimento degli uffici comunali nei suoi spazi", spiega Claudia Dozio, portavoce del gruppo Amolabiblio, "cittadini lontano dai partiti e dalla politica che tentano di scongiurare questa eventualità"
È nato tutto dalla decisione della giunta di partecipare al bando Rigenerazione del Pirellone, dal quale potrebbero arrivare 500mila euro per il restyling di un edificio. E il sindaco Massimiliano Rivabeni, "alla luce dei problemi del Municipio", ha pensato di non perdere l’occasione. "Il Comune ha 65 anni, ci sono infiltrazioni dal tetto, gli infissi sono vecchi. Credo che la condivisione con la biblioteca gioverebbe proprio ai servizi culturali e non taglierebbe nulla a nessuno". Non sono d’accordo i suoi detrattori che hanno mobilitato scrittori ed esperti per ribadire che "la biblioteca è una piazza sociale, punto di incontro di persone di tutte le età e smantellarla significherebbe perdere un presidio importante per la stessa identità del paesino".
Rivabeni parla "di un progetto appena abbozzato, con uno schizzo di massima inviato in Regione per partecipare al bando, ma da vedere nel dettaglio e da condividere ad esempio con Cubi, il sistema bibliotecario".
Che ha mosso i primi passi negli anni Novanta proprio da queste parti.
Un ruolo che molti mezzaghesi vogliono ribadire e per farlo oggi chiedono ai cittadini di firmare una petizione: il banchetto sarà dalle 9.30 alle 17.30 fra via Curiel, via Unione e via Concordia. "Rischiamo di perdere uno dei servizi più importanti per una comunità. Non ce lo lasceremo portare via rimanendo a guardare".
"La cultura non è questione di metri quadrati, ma di qualità", replica il primo cittadino. Il duello continua.